Né ostracismo, né porte chiuse.

La Curia di Iglesias risponde così alla lettera-appello inviata a Papa Francesco da Federico Ventagliò, il 33enne aspirante prete che non ha ricevuto il benestare né per diventare sacerdote e né per insegnare religione. Dal palazzo arcivescovile arriva innanzitutto una replica sulle motivazioni: una lettera con le ragioni del diniego è già stata mandata a Ventagliò.

Le cause del doppio no, però, non possono essere rivelate per una questione di privacy: ma l’aspirante prete, dice la Curia, le conosce bene. Per quanto riguarda la cattedra di religione la bocciatura sarebbe legata a questioni meramente tecniche. Nessuna presa di posizione personale da parte del vescovo e neanche nessuna porta chiusa, questo trapela da ambienti della chiesa di Iglesias: non verrebbe quindi esclusa la possibilità di coinvolgere Ventagliò in qualche attività che possa esaltarne le potenzialità.

Il mancato sacerdote in questi anni ha studiato in seminario, ma ha anche coltivato la sua passione per il giornalismo sportivo occupandosi delle le vicende del Cagliari per diverse testate, tra appassionate radiocronache e approfondimenti su vecchi personaggi e partite della storia rossoblù.