Adesso ci mancava la demenziale legge per cui ti arrestano se hai il vino del duce in cantina, o il gagliardetto nella stanza da letto o il portachiavi comprato da tuo cugino a Predappio.
Il mio carissimo amico Ottavio Fadda, dall’alto dei cieli, se la sta ridendo, lui che aveva una discreta collezione di reperti del ventennio, che mostrava ai suoi amici pure comunisti.
Ottavio aveva fatto del bene ad un mucchio di persone, come è noto, e adesso una legge cretina non so che cosa avrebbe potuto fargli.
Non sono fascista. Mai stato e detesto i nostalgismi. Sono figlio del mio tempo, con tutti i dubbi e le contraddizioni del caso.
Al funerale di mio padre, missino e rautiano di ferro, c’erano migliaia di persone. Quando morì, il primo ad arrivare fu un comunista. Piangeva come un bambino. Mio padre era fascista? Non so. Mi ha insegnato la libertà, a leggere tutto ciò che mi piaceva. E ad essere critico.
Poi ho capito che la storia italiana era un po’ più complessa, fatta da vinti e da vincitori che in taluni casi non potevano darti alcuna patente di libertà.
Mio nonno era comunista. E non era meglio di mio padre, direi.
Almirante andò a rendere omaggio a Berlinguer e fu uno dei momenti più alti della storia repubblicana.
Violante, presidente della Camera, pronunciò un discorso di pacificazione nel 1996, parlò del rispetto di quelli che avevano combattuto “dalla parte sbagliata”. Fu un passo in avanti. Poi arrivarono molte ricerche storiche sui comportamenti dei partigiani nel primo dopoguerra. Per non parlare delle Foibe.
A me, personalmente, non verrebbe mai in mente di mettere in galera il possessore di oggetti che richiamano il comunismo, per quanto il comunismo sia stato barbarie allo stato puro e non c’è nessuna legge che proibisca sbandierare quelle idee, anzi. E anche abbattere monumenti o resti di storia recente lo trovo sempre ridicolo, sarebbe come fare a pezzi l’Eur o i grandi palazzi di Berlino Est, anche se l’Eur è davvero più bello.
Fiano aveva tempo da perdere e adesso alzeranno un polverone per mascherare la loro incapacità a governare.
Cretini, ignoranti mille volte. E con lo sguardo rivolto all’indietro. In Italia rischiamo di tutto, non certo qualche dittatura.
E comunque le idee e le opinioni, buone o sbagliate, si combattono con altre idee. Non con leggi liberticide.
Bruno Murgia – deputato per Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale