Tre punti che ci fanno abbandonare quello zero in fondo alla classifica e tre note positive. La prima è quella di Marco Sau che entra nella storia segnando il primo gol del Cagliari al ‘Sardegna Arena’, la seconda è quella della Curva Nord, tornata a farsi sentire per 95 minuti, la terza, nel grigiore generale del rettangolo di gioco, è quella di Nico Barella.
Per il resto una squadra confusa e senza idee, specchio fedele della Società, con due giocatori in meno sin dal primo minuto (inesistenti Dessena e Capuano), che trova il gol da un rimpallo casuale a centrocampo (bravo Joao Pedro a servire bene Sau che con freddezza ed esperienza insacca), una difesa troppo spesso frettolosa e distratta nei disimpegni e lenta nelle ripartenze. Un centrocampo impacciato e macchinoso, illuminato solo dalla costanza e dalla grinta di Barella. Pavoletti? Beh, diamogli tempo.
Stona come al solito la Società che non è riuscita, alla prima del ‘Sardegna Arena’ a riempire lo stadio. Che vergogna! Distinti laterali (nord e sud) e tribuna vuoti. Prezzi troppo alti, Cagliari non è Milano, mettiamocelo in testa una volta per tutte. Ma per fortuna sono tornati loro in curva Nord a far sentire il calore di questa città alla squadra, si sono sentiti finalmente cori e tifo, il cuore e l’anima dei cagliaritani, non la vergogna dello scorso anno quando in certe occasioni sembrava di stare a Monte Urpinu a vedere una partita di tennis. Oggi la Nord è tornata, questo è quello che conta.
Per il resto, e non lo diciamo da ora, ci sarà da soffrire. La squadra è male organizzata e affidata alle iniziative dei singoli, agli episodi, peraltro fortunati, come quello del gol. Certo è che vedere un milanese ed un napoletano che si abbracciano per la vittoria del Cagliari fa sorridere (anzi fait prangi!). Ancora un dubbio: ma era proprio il caso di non far giocare Andrea? Chi ha dato l’anima oggi sono stati due sardi, Marco Sau e Nico Barella, due che sanno bene cosa significhi portare sulle spalle i colori rossoblu. Questi per noi sono colori pesanti. Andrea Cossu 20 minuti non poteva farli al posto di Faragò? Andrea avrebbe dato quella carica in più e avrebbe fatto esplodere lo stadio. E anche su questo ha ragione la Nord: “Giulini fatti i c…tuoi!”.