Pochi giorni fa sulla Nuova Sardegna un lungo articolo di Serena Lullia sul niet del Ministro Lorenzin al punto nascita a La Maddalena: la ministra dichiara che non ci sono i numeri per garantire i parametri di sicurezza. Invece fare 35 km di curve da Palau a Olbia con le doglie dopo aver preso il traghetto (sempre che le condizioni meteo lo permettano) è sicuro e rispetta i parametri!
Chi difende la ministra ricorda che non è lei a decidere i parametri e che ogni clinica per ogni reparto deve possedere una soglia minima di numero di interventi e prestazioni sanitarie per garantire al paziente una soglia di sicurezza. È il lascito del decreto Balduzzi, ministro della sanità con il Governo Monti.
Ora mi chiedo e chiedo agli azzeccagarbugli che difendono la Lorenzin: siamo sicuri che il Governo Monti faccia rima con i diritti dei pazienti e non con le direttive della Troika sui tagli ai servizi per risparmiare circa 8 miliardi di euro sulla pelle dei pazienti?
E la Regione Autonoma sostenuta dal Partito dei facitori di Stato nonché padri costituenti sardi? La ministra ha dichiarato quanto segue: «comunque non ho ricevuto alcuna richiesta di deroga da parte della regione Sardegna».
Avevate dubbi? Come nel caso della scuola sarda che quest’anno ha visto fare le valigie a circa 100 docenti a causa della mancata delega ministeriale e regionale sulle centinaia di cattedre libere di sostegno (l’anno scorso molto docenti neoassunti avevano evitato l’esilio imposto dalla legge 107 proprio grazie all’assegnazione provvisoria su sostegno) la RAS è del tutto supina al governo “amico” e non oserebbe mai fare richieste imbarazzanti o peggio sbattere i pugni sul tavolo per reclamare un diritto.
Ma se non si può fare, se «è tecnicamente impossibile» – come recitano a gran voce la ministra Lorenzin e l’Assessore Yesman Arru – perché a Pantelleria hanno concesso la proroga pur essendo ben al di sotto di 500 parti annuali?
Perché l’autonomia siciliana conta qualcosa e quella sarda nulla? Può darsi!
Ma la chicca dell’assessore Yesman Arru e della ministra Lorenzin è questa: «Troveremo le risposte necessarie cercando di fare anche qualcosa di creativo in modo che questo percorso di sicurezza possa continuare».
Forse si pensa di anticipare i tempi di realizzazione dell’Hyperloop (il tubo superveloce annunciato qualche tempo fa dall’assessore Deiana) per sparare le mamme gravide della Sardegna direttamente al Mater Olbia? È certo che la creatività non è un lusso che possono concedersi gli schiavi. Politicamente parlando!
Cristiano Sabino