La letteratura di viaggio sarà protagonista anche del secondo week end di settembre. Il 9 a Gesico (Casa Dessì) e il 10 a Cagliari (Hostel Marina) il Festival Internazionale celebra la forza narrativa del viaggio in tutte le sue espressioni e avrà il suo epilogo con la consegna del Globo per la Letteratura allo scrittore statunitense Brian Turner, per il Giornalismo all’inviato di guerra Alberto Negri e per la Graphic Novel al fumettista sardo Igort.

Gli altri protagonisti del fine settimana sono: Marco Truzzi con Sui Confini (Exorma), Emilio Rigatti che presenta Ichnusa, viaggio in Sardegna in bicicletta (Ediciclo), Ivano Porpora con il romanzo Nudi come siamo stati e Daniele Zito con Robledo.
Tra i librai indipendenti, vero motore di questo festival, sarà presente Nicola Gaudino (Libreria L’Orsa minore Libri e Mappe – Pisa). Prevista anche la partecipazione dei giornalisti Maria Francesca Chiappe (L’Unione Sarda) e Liana Mistretta (inviata della Redazione Esteri di Rainews). Nei giorni 9 e 10, inoltre, a Cagliari sarà proposta una ghiotta novità con le performance di Chiara Trevisan che sarà in tour per le strade dei quartieri storici di Marina, Stampace, Villanova e Castello e interpreterà i libri del Festival. In cartellone anche lo spettacolo di e con Francesca Saba e Chiara Effe: Per dirti quello che non sai.

IL PROGRAMMA

Gesico, 9 settembre – CASA DESSI’

ore 18:00 – Sui confini, Marco Truzzi (Exorma)

ore 19:00 – Ichnusa, viaggio in Sardegna in bicicletta, Emilio Rigatti (Ediciclo)

ore 20:00 – Per dirti quello che non sai, spettacolo di e con Francesca Saba e Chiara EFFe

ore 21:00 – Esibizioni del Coro Polifonico, Gruppo Folk di Gesico

Cagliari, 10 settembre – HOSTEL MARINA

ore 11:00/13:00 – La lettrice vis a vis, Chiara Trevisan in tour per le strade dei quartieri storici di Marina, Stampace, Villanova e Castello, interpreta i libri del Festival

ore 17:00 – Nudi come siamo stati, Ivano Porpora (Marsilio) e Robledo, Daniele Zito (Fazi)

ore 19:00 – La mia vita è un paese straniero, Maria Francesca Chiappe e Ivano Porpora dialogano con l’autore Brian Turner (NN Edizioni)

ore 20:00 – Il musulmano errante, la giornalista di Rai News24 Liana Mistretta incontra il giornalista del Sole 24 ore Alberto Negri (Rosenberg & Sellier)

ore 20:45
Consegna del Globo per la Narrativa a Brian Turner
Consegna del Globo per il Giornalismo ad Alberto Negri
Consegna del Globo speciale per la Graphic Novel a Igort

I PREMI
Brian Turner ha servito per sette anni nell’esercito americano. È stato in Bosnia-Erzegovina e in Iraq, in Medio ed Estremo Oriente. Saggista e docente universitario, ha debuttato nel 2005 con la raccolta di poesie Here, Bullet, ottenendo riconoscimenti di critica e di pubblico. La sua seconda raccolta, Phantom Noise, è stata candidata al premio T.S. Eliot nel 2010. Per NN Editore ha pubblicato nel 2016 La mia vita è un paese straniero

La mia vita è un paese straniero – Nel 2003 il sergente Brian Turner è a capo di un convoglio di soldati nel deserto iracheno. Dieci anni dopo, a casa, accanto alla moglie addormentata ha una visione: come un drone sulla mappa del mondo, sorvola Bosnia e Vietnam, Iraq, Europa e Cambogia. Figlio e nipote di soldati, le sue esperienze si fondono con quelle del padre e del nonno, con i giochi da bambino e le vite degli amici caduti in battaglia. Così, tutti i conflitti si dispiegano sotto di lui in un unico, immenso, territorio di guerra e violenza. Nel 2003 il sergente Brian Turner diventa un poeta e quando, dieci anni dopo, la visione torna nella sue notti insonni, grazie alla poesia riesce a raccontarla così da accettarne la memoria – una memoria tanto grande che l’America non basterebbe a contenerla, e che sfrega l’anima fino a scorticarla. Liberata la nostalgia, la compassione e il desiderio di verità, “La mia vita è un paese straniero” racconta in diretta le azioni, le esercitazioni, i vuoti e i rumori, la paura e il coraggio, la tragedia e la gioia dei ritorni. E riconnettendo vita e poesia, orrore e morte, riesce a dire della guerra le parole che mancano, quelle capaci di riallacciare il filo del senso a quello del silenzio.

Alberto Negri è nato a Milano nel 1956. Inviato de Il Sole 24 Ore, ha seguito i più importanti eventi politici degli ultimi 35 anni in Medio Oriente, Africa, Balcani e Asia Centrale. Laureato in Scienze politiche, è membro del consiglio dell’Ispi, Istitituto di Studi di Politica internazionale. Il suo primo viaggio in Iran risale al 1980. È stato ricercatore all’Istituto di studi di politica internazionale e nel 1981 ha iniziato la carriera giornalistica. È autore del libro Il Turbante e la Corona. Iran, trent’anni dopo (Ed. Tropea). La sua ultima fatica è il saggio Il musulmano errante. Storia degli alauiti e dei misteri del Medio Oriente (Rosenberg & Sellier) dove racconta riti e credenze degli alauiti ripercorrendo una storia di oltre mille anni fino alla tragedia della guerra civile siriana e all’assedio di Aleppo.

Il musulmano errante racconta riti e credenze degli alauiti ripercorrendo una storia di oltre mille anni fino alla tragedia della guerra civile siriana e all’assedio di Aleppo. È una vicenda in gran parte sconosciuta e segreta perché i seguaci di questo ramo esoterico dell’islam sono stati a lungo considerati dei miscredenti dagli altri musulmani e hanno vissuto nascosti e ai margini del Medio Oriente fino all’ascesa al potere nel secolo scorso del clan degli al-Assad in Siria. È anche la storia perduta e ritrovata di Soleyman Effendi, l’iniziato alauita che nell’Ottocento rivelò i loro segreti, del percorso spirituale e umano di un musulmano errante che sconvolge tutte le credenze religiose della sua epoca, dall’islam al cristianesimo all’ebraismo. L’autore incrocia la lettura di testi antichi e ignorati, i racconti e i frammenti di una storia sotterranea, volutamente occultata ma di bruciante attualità, grazie a oltre trent’anni di ricerche e incontri sul campo mentre esplodevano i conflitti e le battaglie mediorientali, in un viaggio tra Siria, Iran, Iraq, Afghanistan, Libano, Palestina, Kurdistan, Turchia, Egitto, Nordafrica, che forse è ancora destinato a continuare.