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V-Day: ricorre oggi il decennale da quella che lo stesso Beppe Grillo definì la ‘Nuova Woodstock’ (“ma con i drogati e i figli di puttana dall’altra parte”).

E in un post sul blog Beppe Grillo lo ricorda: “In dieci anni ci sono state emozioni, eventi straordinari, traguardi spettacolari, scoramenti, addii, vittorie, sconfitte, lutti, incazzature, gioie. Eppure siamo ancora qua, più forti di prima, e forse a un passo da un altro traguardo storico”. “Oggi non voglio pensare al futuro. Oggi voglio cullarmi nei ricordi. Fu un giorno memorabile. L’inizio di un’onda che ancora oggi non ha arrestato la sua corsa”, sottolinea.

“Utilizzate l’hashtag #DelVdayRicordoChe per condividerli”, scrive Grillo prima di fare un lungo elenco di ricordi. “Del V-Day ricordo che c’era il sole; Del V-Day ricordo che alle sette di mattina c’era già la coda ai banchetti e che molti aprirono due ore di prima per non far aspettare quelle persone Del V-Day ricordo che eravamo pieni di sogni e di speranze, ma non di illusioni; Del V-Day ricordo che ebbi la sensazione che iniziava un nuovo rinascimento; Del V-Day ricordo che eravamo tantissimi; Del V-Day ricordo che eravamo pronti a riprenderci in mano le nostre vite, e lo facemmo; Del V-Day ricordo che smettemmo di credere a tv e giornali perché non avevano più niente da dire; Del V-Day ricordo che c’erano i poliziotti che si mettevano in fila per non fare più da scorta a politici condannati; Del V-Day ricordo che c’erano un sacco di politici che ci deridevano, oggi nessuno si ricorda di loro; Del V-Day ricordo che li mandammo a fanculo e non era un insulto, ma una previsione”, scrive il Garante del M5S.

E Grillo prosegue nel suo elenco: “Del V-Day ricordo che piazza Maggiore era strapiena; Del V-Day ricordo che firmarono più di 300.000 persone per chiedere un Parlamento pulito; Del V-Day ricordo che quelle firme le ottenemmo in una mattina; Del V-Day ricordo che da quel momento smisero di ignorarci; Del V-Day ricordo che pretendevamo democrazia perchè è un nostro diritto; Del V-Day ricordo che dicevamo parole bellissime come “La politica deve creare felicità, voglia di futuro, bellezza. Voglia di lavoro, di creatività, di famiglia”; Del V-Day ricordo che non ci stavamo più a farci rubare il futuro, volevamo iniziare a immaginarlo; Del V-Day ricordo che ci svegliammo dall’incantesimo; Del V-Day ricordo che io e Gianroberto ci abbracciamo forte. E quanto vorrei che tu fossi qui oggi per perderti nei ricordi assieme a me; Del V-Day ricordo che eravamo felici e che avevamo volti bellissimi; Del V-Day ricordo che pensavo sul serio che l’avremmo cambiato questo Paese Del V-Day ricordo che mi chiesi: “Chissà dove saremo tra dieci anni…”

Nel V-day banchetti in tutta Italia con la raccolta di decine di migliaia di firme ma il ‘cuore’ della festa era a Bologna con una piazza Maggiore totalmente gremita.