Il Piano di riorganizzazione e di riqualificazione del Servizio Sanitario regionale, ha previsto il trasferimento di diverse Unità Operative dalla ATS all’Azienda Ospedaliera Brotzu e da quest’ultimo all’ Azienda Universitario Ospedaliera, senza alcuna modalità che faccia intravedere criteri chiari e trasparenti riguardanti lo spostamento degli operatori sanitari.
Risulta infatti che l’Assessorato della Sanità ha recentemente sottoscritto un accordo con le OO.SS, sulla mobilità del personale sanitario, ma non è stata ancora recepita dalle Aziende.
“Non vorremmo – sostengono Alessandra Zedda, vice capogruppo e Pietro Pittalis capogruppo FI in Consiglio Regionale-, che gli operatori vengano trasferiti senza alcun criterio, prestando di fatto il fianco a politiche del personale che soddisfino solamente esigenze clientelari”.
Zedda e Pittalis continuano:” E’ impensabile, che l’Azienda provveda al trasferimento degli operatori senza il consenso di questi ultimi e senza aver sottoscritto alcun accordo con le parti sociali. Assistiamo a trasferimenti non trasparenti, in una Sanità allo sbando, dove in mancanza di regole si continua a privilegiare “l’amico dell’amico” in una logica spartitoria finalizzata a soddisfare appetiti dei governanti a discapito della professionalità, dell’anzianità, stravolgendo la vita delle persone che da un giorno a un altro si ritrovano a dover riorganizzare la propria vita familiare perché trasferiti in un’ altra sede di lavoro. Ribadiamo senza alcun accordo e consenso. Non è pensabile – concludono i due forzisti- usare il personale come merce di scambio per soddisfare appetiti politici del governante di turno”.
Ci chiediamo ma dove e chi lavora nelle sedi dell’ATS di Sassari e che fine ha fatto il numeroso personale della ex ASL 8?