dl-sud-uras-ok-proroga-assunzioni-cantieri-verdi-sardegna

“Lo Stato e la Regione devono trovare un accordo per la gestione del patrimonio immobiliare, magari anche stanziando risorse”. E’ l’appello lanciato dagli esponenti del Campo Progressista, il senatore Luciano Uras e il consigliere regionale Francesco Agus. L’obiettivo è quello di “evitare che certi immobili di pregio, in particolare a Cagliari, come l’ex carcere di Buoncammino, le sale operatorie dell’ospedale Binaghi, l’ospedale militare o anche la clinica Macciotta, finiscano in stato di abbandono”.

D’altra parte, ha precisato Uras citando dati resi pubblici con una delibera di Giunta del 2015, “si tratta di un patrimonio equivalente a circa 750 milioni di euro ma per il quale la Regione ha una rendita di appena 1,4 milioni”. Secondo il parlamentare – che ha illustrato fra l’altro un’interrogazione al ministro dell’Economia sul rischio di spreco di denaro pubblico nel caso si edificasse in via Simeto a Cagliari una nuova Cittadella finanziaria – “è sul tema dell’uso del patrimonio immobiliare, sulla sanità e sull’urbanistica che si misura il giudizio negativo che i sardi hanno di questo governo regionale e che sta provocando la sollevazione popolare. L’ho detto al presidente Pigliaru e ne sono sempre più convinto: le elezioni si vincolo o si perdono su questi punti”.

Uras anche fatto riferimento alla possibilità di ricorrere all’articolo 14 dello Statuto che consente il passaggio di beni dismessi dallo Stato alla Regione. Agus ha, fra l’altro, ricordato che “questa legislatura regionale era iniziata nel segno della annunciata dismissione delle servitù militari e del trasferimento di quei beni alla Regione”. Invece, “in questi quattro anni nemmeno un metro quadrato, mi risulta, sia stato trasferito”.

Ora, ha avvertito, “il rischio è che queste strutture facciano la fine ingloriosa dell’ex ospedale Marino. Il fenomeno pare purtroppo destinato ad aumentare, vedi il palazzo di piazza Giovanni XXIII sede dell’assessorato al Lavoro, per non parlare dell’ospedale San Giovanni di Dio, del Binaghi e del Marino nuovo che a leggere la proposta di riordino della rete sanitaria sembrano proprio destinati alla chiusura”. (ANSA).