“Se il Governo impugnerà al Tar il decreto della Regione Veneto che prevede una moratoria fino al 2019-20 per presentare la documentazione sulla vaccinazione dei bambini per l’iscrizione a nidi e scuole dell’infanzia, il Codacons interverrà in tribunale al fianco del Governatore Luca Zaia per difendere il provvedimento della Regione” – Lo dichiara il Codacons in un comunicato.

“Siamo convinti che, in una situazione di totale caos come quella che si sta registrando in Italia a causa del decreto Lorenzin, le regioni abbiano il diritto di decidere in piena autonomia deroghe alla legge nazionale, nell’interesse delle famiglie e nel rispetto delle facoltà riconosciute dalla Costituzione – spiega l’associazione dei consumatori – E sempre al Tar si aprirà presto un nuovo capitolo contro il decreto Lorenzin sulle vaccinazioni: centinaia di famiglie hanno infatti già aderito al ricorso collettivo contro la legge sui vaccini lanciato dal Codacons sul proprio sito alla pagina http://codacons.it/vaccini-parte-mega-ricorso-delle-famiglie-tutela-della-sicurezza-dei-propri-bambini/
Al ricorso tutte le famiglie interessate possono aderire entro il prossimo 30 settembre”.

“Presenteremo oggi stesso un esposto al Tribunale perché riteniamo il comportamento del ministro inaccettabile e lesivo della Costituzione. La decisione della Regione Veneto di prorogare fino al 2019 le nuove disposizioni sulle vaccinazioni è pienamente legittima, perché la Costituzione riconosce alle amministrazioni regionali piena autonomia su alcune materie come la sanità. Non solo. La deroga è quanto mai necessaria per arginare il caos nelle iscrizioni a scuole e asili causato da una legge, quella voluta dal Ministro Lorenzin, varata in fretta e furia e piena di errori e zone grigie – e conclude il Codacons – la risposta del Ministro della salute alla sacrosanta decisione della Regione Veneto appare come una minaccia inaccettabile, uno sfregio alla Costituzione e alle competenze riconosciute alle regioni per il quale ora dovrà pronunciarsi il Tribunale dei Ministri”.