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“Il Circolo Me-ti aderisce e partecipa alla manifestazione dei comitati del 7 settembre 2017 a difesa della sanità pubblica per tutte e tutti i Sardi”, lo annunciano gli aderenti al Circolo in una nota stampa questa mattina.

“La sanità pubblica sarda dovrebbe essere prevenzione, cura e gestione oculata delle risorse, perché sono le tasse che noi paghiamo a finanziarla generosamente, La riforma proposta dalla giunta Pigliaru non taglia e razionalizza nei settori in cui potrebbe farlo, come la spesa farmaceutica, e invece aumenta la dipendenza dai privati, per i quali spende volentieri senza chiedere risultati (vedi Mater Olbia), continuando nella politica fallimentare della svendita del servizio sanitario pubblico, umiliando gli operatori sanitari con un clientelismo sprezzante, utilizzando i tagli come ricatto per gli addetti ed i territori, favorendo la crescita delle polizze sanitarie private”, affermano gli aderenti al Me-ti.

“Tutte le recenti riforme sanitarie, e questa in particolare, servono a  sostituire i nuovi baroni della politica con i vecchi,  per riorganizzare l’assistenza sanitaria pubblica  come serbatoio di voti e potere, togliendo ancora un altro pezzo di salute alle Sarde ed ai Sardi, soprattutto a quelli che non possono permettersi la sanità privata, tagli a spese dell’assistenza sanitaria pubblica gratuita e generale, nonostante la costante crescita della spesa pubblica”, conclude la nota.