Foto d'archivio

Le neo-mamme che hanno lottato contro la chiusura del punto nascita di La Maddalena in una battaglia ribattezzata la “protesta delle pance” non si ritengono soddisfatte della visita lampo della ministra Beatrice Lorenzin. “Le sue parole sono state tutt’altro che confortanti – dicono in un documento – Ci saremmo aspettate una presa di posizione forte e risoluta nei confronti della maggioranza regionale invece si è limitata a dire che dalla Regione Sardegna non è arrivata nessuna richiesta di deroga e che allo stato attuale il punto nascite tecnicamente non può aprire. Un intervento pleonastico, su una situazione che la collettività maddalenina conosce a memoria da mesi”.

La richiesta di una visita da parte dell’esponente del Governo, era “un grido di aiuto che non è stato compreso. La protesta costante da parte di un gruppo di mamme che ragionano probabilmente più di cuore potrebbe anche lasciare il tempo che trova. Ma come si spiega che c’è un’intera regione contraria alla politica sanitaria della maggioranza regionale?”, si chiedono in riferimento alle polemiche nate attorno al riordino della rete ospedaliera che oggi è ritornata all’attenzione della Commissione Sanità in Consiglio regionale.

Dal ministro le neo-mamme avrebbero gradito “un’attenta valutazione nel merito: così si sarebbe resa conto che da una parte ci sono pochi addetti ai lavori, convinti di essere nel giusto e che continuano a testa bassa su una strada sempre più tracciata facendo finta di ascoltare i territori; dall’altra un’intera popolazione che boccia questo provvedimento. Avremmo voluto – concludono – che avesse ascoltato tutti i medici del nostro ospedale e non solo quelli di Olbia e l’assessore Arru e avremmo voluto che fosse stata super partes per tutelare i cittadini”.