Il riordino della rete ospedaliera non piace al Consiglio delle Autonomie locali, che oggi nella riunione di Oristano ha espresso un parere negativo, condizionato da molti se e ma.
L’organismo, che ricorda le tante mobilitazioni dei sindaci, sollecita un “cambio di prospettiva, una visione meno contabile e scelte di visione politica per la costruzione di una rete ospedaliera diffusa, improntata all’efficienza e alla qualità, piuttosto che alla declassificazione o all’eliminazione dei servizi”. Il parere non vincolate potrebbe trasformarsi in positivo “qualora la commissione consiliare, in accoglimento della volontà espressa, trasmetta al Consiglio regionale la proposta di rete ospedaliera rimodulata con le istanze” presenti nel documento stilato e votato dall’assemblea.
Pur dando atto della “necessità d’intervento sulla programmazione della rete ospedaliera” e riconoscendo alla Giunta e alla Commissione consiliare regionale un approccio di grande attenzione, il Cal, riunito sotto la presidenza del sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, chiede alla Regione di “adeguare il riordino della rete ospedaliera alle peculiarità demografiche e territoriali di riferimento”.
In sostanza, il Cal propone che “vengano mantenuti i livelli qualitativi dei servizi erogati e che i presidi ospedalieri dei territori marginali conservino nella forma e nella sostanza le qualifiche di dipartimenti di emergenza e accettazione e capacità di autogoverno gestionale di distretto e di dipartimento, anche in deroga ai parametri oggettivi di marginalità territoriale, geografica, strutturale e persino sociale, quali fondamentali scelte di autonomia politica strategica”.
Il parere verrà ora trasmesso alla competente Commissione consiliare, già convocata per martedì 5 per il voto finale sul riordino. Poi il documento passerà all’esame dell’Aula del Consiglio.