Il disastro naturale più costoso della storia degli Stati Uniti. E’ l’etichetta che si porterà dietro l’uragano Harvey, i cui danni secondo gli esperti ammonteranno a circa 160 miliardi di dollari, l’equivalente di Katrina e Sandy messi assieme. Secondo Joel Myers, presidente della società di previsioni meteo ‘AccuWeather’, i danni causati rappresentano lo 0,08% del pil Usa (19mila miliardi). “Questo è solo l’inizio del disastro – ha detto -. Parti di Houston, la quarta città più popolosa degli Usa, saranno inabitabili per settimane e forse mesi”.
Harvey continua a devastare il Texas. due esplosioni hanno colpito l’impianto chimico della Arkema nella cittadina di Crosby, alle porte di Houston: lo riporta la Bbc online, che cita funzionari delle squadre di soccorso. Colonne di fumo nero si levano dall’impianto. Sostanze chimiche sono fuoriuscite dall’impianto causando il ricovero in ospedale di un poliziotto impegnato nei soccorsi nella zona che ne ha inalato i vapori. Altre 9 persone si sono presentate spontaneamente all’ospedale per accertamenti. La Arkema ha assicurato che le sostanze non sono “tossiche”. Secondo lo sceriffo della Contea di Harris, Ed Gonzales, le sostanze non sono fuoriuscite a cause delle esplosioni riportate in precedenza. Intanto cresce il bilancio delle vittime, i morti accertati sono almeno 37. A Houston proclamato il coprifuoco dalla mezzanotte alle cinque. Critiche a Trump, accusato di essere rimasto troppo concentrato su se stesso, sulla risposta della sua amministrazione, senza nominare le vittime e lanciare appelli agli americani per aiuti e donazioni. La Fondazione Leonardo DiCaprio ha donato un milione di dollari al nuovo fondo istituito per l’emergenza.
Harvey si abbatte sulla Louisiana, ‘peggio di Katrina’ – L’uragano Harvey fa ancora paura e dopo cinque giorni sembra non volersene andare, lasciando anche qualche strascico di polemica all’indomani della visita di Trump. “Dopo essere stato testimone diretto dell’orrore e della devastazione causata dall’uragano Harvey, il mio cuore è ancora di più con il grande popolo del Texas!”, ha twittato il presidente, quasi a voler rispondere alla critiche di chi lo ha accusato di essere rimasto troppo concentrato su se stesso, sulla risposta della sua amministrazione, senza nominare le vittime, lanciare appelli agli americani per aiuti e donazioni. Insomma, senza creare empatia e sfruttare il suo ruolo presidenziale per rafforzare i soccorsi. Per non dire delle polemiche per le scarpe con i tacchi a spillo usate da Melania in partenza dalla Casa Bianca, prima di sostituirle all’arrivo con un paio di scarpe da ginnastica bianche immacolate