Valentina Pitzalis, la giovane donna rimasta sfigurata nel rogo del 17 aprile 2011, nel quale morì l’ex marito Manuel Piredda, è indagata per omicidio dalla Procura di Cagliari: si tratta di un atto dovuto a seguito dell’esposto presentato dalla famiglia di Piredda attraverso l’avvocato Gianfranco Sollai.

Nel documento il legale contesta il racconto della donna, che ha sempre sostenuto che l’ex compagno l’avrebbe voluta uccidere, per questo l’avrebbe cosparsa di benzina per poi darle fuoco, rimanendo lui stesso ucciso nell’incendio. Valentina era sopravvissuta per miracolo, ma con gravi ustioni e il volto sfigurato, diventando il simbolo della violenza subita dalle donne e girando l’Italia per portare la propria testimonianza.

Nell’esposto che ha dato il via all’apertura del nuovo fascicolo, assegnato ora al procuratore aggiunto Gilberto Ganassi, viene ipotizzato che sia stata invece la donna – in qualche modo – ad uccidere l’ex marito. Da qui l’iscrizione nel registro indagati come atto dovuto.