Un sensore sotto pelle che consente di misurare con un’app sullo smartphone la glicemia, una vera svolta in termini di prevenzione e miglioramento della qualità di vita soprattutto per i diabetici. E’ la nuova tecnologia che l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, tra le prime in Italia, ha messo a disposizione dei suoi pazienti del Centro diabetologico del San Giovanni di Dio. I primi cinque sensori sono stati impiantati oggi con successo.

Il glucometro si chiama CGM Eversense, distribuito dalla Roche ma non ancora in commercio in Italia, è impiantabile attraverso una piccola incisione orizzontale di circa un centimetro sul braccio. Il sensore, che ha per ora una durata di 90 giorni ma presto diventeranno 180, fornisce una valutazione più precisa delle glicemie rispetto agli attuali in commercio. Ha anche la capacità di emettere vibrazioni che segnalano la tendenza verso l’ipoglicemia o la iperglicemia, prima che si verifichino, consentendo un intervento tempestivo sulla terapia.

Il sensore comunica con un piccolo trasmettitore che invia i valori delle glicemie all’app dello smartphone, permettendo in tal modo al paziente un controllo glicemico più comodo, immediato e, soprattutto, continuo. “Il nuovo sistema è ancora in fase sperimentale ma promette bene – spiega il responsabile del centro diabetologico dell’Aou di Cagliari, Pierpaolo Contini – Recentemente il progresso tecnologico ha permesso di avere a disposizione nuovi sensori per il monitoraggio della glicemia e per noi e i nostri pazienti è davvero un bellissimo giorno”. Soddisfatto Giorgio Sorrentino, direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria. “L’Aou – dice – si muove all’insegna dell’innovazione e della qualità sempre al servizio del cittadino. Al Policlinico e al San Giovanni di Dio i nostri pazienti sono al centro di ogni nostra attenzione”.