La questione migranti, che il 1/9 con la premiere in gara del film d’esordio dell’artista cinese Ai Weiwei tocca l’apice, comincia ad imporsi al Lido.
L’ordine delle cose è il titolo del nuovo film di Andrea Segre, evento speciale a Venezia 74, in sala il 7/9 dopo un’anteprima al Senato. Ha il patrocinio di Amnesty International, Medici per i diritti umani, Naga onlus. Al centro ci sono i rapporti Italia-Libia, gli accordi con il governo e i capi tribali per fermare i migranti prima che prendano il mare.
“Non sono preveggente – dice il regista – ma ho avuto la possibilità di ascoltare chi per l’Italia ci stava preparando a questo che di fatto mette in pratica una nuova violazione dei diritti umani per i quali l’Italia è già stata condannata: stiamo organizzando centri di detenzione libica, campi per richiuderli lì sapendo che non hanno alcuna tutela, in sostanza nuovi respingimenti”. Nel cast Paolo Pierobon, Valentina Carnelutti, Giuseppe Battiston che dice: “E’ un film politico ma non fazioso”.