“Ormai siamo abituati agli sbarchi sulle navi delle Ong, con tanto di telecamere accese e sistema di ‘accoglienza’ sempre pronto a servire e riverire gli immigrati che arrivano dalla Libia. Ciò che molti non sanno è che anche attraverso altre rotte, molto più nascoste e meno battute, arrivano in Italia i futuri terroristi. Una di queste è quella che va dall’Algeria alle coste meridionali della Sardegna”, lo ha detto Giorgio Silli, responsabile nazionale immigrazione di Forza Italia.

“Con barchini fatiscenti e a piccoli gruppi, migliaia e migliaia di algerini, che non scappano da nessuna guerra, hanno raggiunto negli ultimi anni l’isola – ha precisato Silli – diventata ormai la loro porta prediletta per l’Europa. Bene, tra questi, come riporta il deputato sardo Mauro Pili, nel 2008 è sbarcato Khaled Babouri, il terrorista che nell’agosto dell’anno scorso ha seminato il panico nella cittadina belga di Charleroi, ferendo due poliziotte con un machete.

Quando noi diciamo che gli sbarchi vanno fermati, ci riferiamo esattamente a questo tipo di rischi. Non possiamo permettere che anche solo un potenziale terrorista raggiunga il nostro Paese. Stiamo parlando della vita delle persone, non si possono sottovalutare questi pericoli”.