A causa della siccità è indispensabile contenere i consumi idrici e così il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale ha adottato un programma di turnazioni per garantire il prosieguo della stagione irrigua. “Le restrizioni adottate all’inizio dell’estate non sono più sufficienti a garantire il prosieguo della stagione.
A causa della persistente assenza di piogge siamo costretti ad adottare una nuova delibera per razionalizzare l’utilizzo dell’acqua in modo da assicurare il servizio di erogazione a tutti i consorziati che operano nei distretti alimentati dall’invaso di Maccheronis, sul fiume Posada”, così Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale. “Si tratta di un atto dovuto. Nonostante in primavera i livelli dei nostri invasi fossero tra i più alti dell’Isola, la siccità ci ha costretti, d’accordo con l’Autorità di Bacino e sulla base dei dati comunicati dalla Direzione dell’Agenzia Regionale del Distretto idrografico, a moderare l’utilizzo dell’acqua”.
Dall’1 settembre ai consorziati che operano nelle aree ricadenti nei territori dei comuni di Torpè, San Teodoro, Posada (limitatamente alla zone di San Simone, Sas Murtas e Orive) e Siniscola (limitatamente alla zona di Capo Comino) è consentito l’utilizzo di acqua a fini irrigui esclusivamente nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 6 alle 11. Nei comuni di Posada (eccetto le zone di San Simone, Sas Murtas e Orive) e Siniscola (eccetto la zona di Capo Comino) l’utilizzo dell’acqua è consentito il martedì, giovedì e sabato dalle 6 alle 11. In questi distretti l’utilizzo idrico per il verde pubblico e privato è limitato a un solo giorno alla settimana: il mercoledì per le prime aree individuate, il giovedì per il secondo gruppo.
Sono esclusi dalle limitazioni gli utilizzi idrici connessi all’uso aziendale non turnato come gli abbeveraggi o la pulizia dei locali. “L’andamento climatico ci ha costretto ad adottare questo secondo programma di turnazioni – precisa il direttore del Consorzio di Bonifica, Antonio Madau -. Da settembre valuteremo l’effetto di questa direttiva sui livelli dei nostri bacini e in seguito decideremo se attuare nuove restrizioni”.