Ci potrebbe essere un filo conduttore tra l’attentato dinamitardo a Villasimius contro il B&B “Is Axrollixedas” e l’aggressione avvenuta l’11 maggio scorso ai danni di Sergio Cardia, ex vice sindaco di Sestu e presidente regionale dell’Agci (associazione cooperative italiane). La titolare della struttura turistica, Maria Fedela Meloni, è infatti la compagna di Cardia, all’epoca anche assessora alle attività produttive nello stesso comune.
“Non so se ci sia un collegamento tra questi episodi – dice all’ANSA la donna – l’aggressione è avvenuta a maggio a Cagliari. Di sicuro siamo preoccupati. Non possiamo riaprire l’attività, oggi è venuta una ditta a prelevare tutto il materiale danneggiato dalla bomba di questa notte. Poteva finire molto male”, conferma la titolare. Saranno gli investigatori di carabinieri e Digos a verificare eventuali legami tra i due fatti. Cardia era stato aggredito nel capoluogo sardo, tra viale Monastir e via Piero della Francesca.
Un giovane lo aveva fatto scendere con una scusa dall’auto e poi lo aveva colpito al volto con un tirapugni, provocandogli la frattura del setto nasale.
ORDIGNO POTEVA UCCIDERE – Poteva uccidere l’ordigno fatto esplodere durante la notte davanti alla porta d’ingresso del b&b “Is Axrollixedas” a Villasimius. Gli artificieri del Comando provinciale dei carabinieri hanno accertato che si trattava di una “pipe bomb” costruita con esplosivo probabilmente da cava, bulloni e frammenti metallici.
Nelle deflagrazione le schegge hanno devastato ogni cosa, danneggiando cucina, ingresso, facciata e la porta blindata. Nel caso in cui uno degli ospiti si fosse trovato vicino al punto dell’esplosione poteva rimanere ferito o addirittura ucciso. I carabinieri della Compagnia di San Vito hanno avviato serrate indagini per rintracciare il responsabile del gesto, forse collegato a un precedente attentato incendiario in cui è stata danneggiata l’auto della titolare, circa un mese fa.