Un marocchino 36enne che ieri si è inginocchiato in atteggiamento di preghiera davanti alla prefettura di Reggio Emilia, inveendo in italiano e gridando ‘Allah Akbar’ alla polizia, è stato portato al Cie di Torino in attesa di rimpatrio. Già colpito da quattro ordini di espulsione, verso le 13.30 era prostrato davanti al portone della prefettura e sferrato un violento calcio al portone mentre un agente lo stava aprendo. Ha poi urlato offese: “Io amo Allah, voi siete dei diavoli, ammazzo tutti i diavoli”.
Pare sotto gli effetti di alcolici, è stato portato al pronto soccorso. Agli agenti l’uomo ha rivolto frasi sconnesse e anche quella “Allah Akbar”. Secondo la Digos il marocchino era stato arrestato in passato per reati di droga e denunciato per porto di armi e strumenti atti ad offendere. Dopo le visite mediche è stato dimesso e al Cie di Torino attenderà l’espulsione. La perquisizione nell’abitazione di conoscenti che lo avevano ospitato, risultati estranei ai fatti, ha dato esito negativo.