Riparte dalla Sardegna, dopo la tappa calabrese e siciliana, la Carovana per la Giustizia del Partito Radicale.
I membri della presidenza del Partito Radicale, Matteo Angioli, Antonio Cerrone, Irene Testa e Maurizio Turco, già deputato, Flavio del Soldato, segretario della Consulta delle Regioni per gli Stati Uniti d’Europa, Franco Giacomelli, Emmanuele Somma ed Emiliano Altana Manca, sono giunti a Olbia. Resteranno sull’Isola fino al 3 settembre. Durante i sette giorni gli esponenti del partito di Marco Pannella faranno visita a tutti e dieci gli istituti di pena sardi, all’interno dei quali raccoglieranno le firme alla proposta di legge di iniziativa popolare per la separazione delle carriere dei magistrati, promossa dall’Unione delle Camere Penali Italiane che, con l’aiuto dei radicali, ha raccolto oltre 62.000 sottoscrizioni. Inoltre sono previsti eventi pubblici organizzati con i penalisti locali.
Oggi si inizia con la visita al carcere di Tempio Pausania. La casa di reclusione è stata inaugurata nel 2012 e “ospita detenuti appartenenti al circuito AS 3, quasi tutti con lungo fine pena; semiliberi e soggetti in art. 21 O.P. Sono 33 i detenuti che in questo istituto di pena hanno aderito ad agosto al Grande Satyagraha promosso dal Partito Radicale.
Si tratta di una iniziativa nonviolenta che consiste nel digiuno, nello sciopero della spesa e nel rifiuto del carrello, finalizzata nel richiedere al più presto l’attuazione della riforma dell’ordinamento penitenziario che andrebbe ad intervenire su diversità criticità: sovraffollamento in rapida ascesa che, come ha sottolineato la radicale Rita Bernardini, ‘in alcune carcere raggiunge punte del 200%’; maggiore possibilità di accesso alle pene alternative, più rapporti tra detenuti e familiari, più lavoro e studio in carcere, più cure”.