Maggiori controlli in porti, aeroporti e durante le manifestazioni, dissuasori in cemento mobili o fissi per bloccare l’accesso alle strade. Dopo gli attentati a Barcellona anche in Sardegna il livello di attenzione si è alzato. Pochi giorni fa in tutte le prefetture dell’Isola sono stati convocati i Comitati ordine e sicurezza pubblica a cui hanno preso parte i responsabili delle forze di polizia.
In tutti gli incontri è stato fatto il punto della situazione, analizzato quanto già predisposto precedentemente e decise le eventuali nuove linee guida da seguire. A tutti è stata chiesta massima attenzione per le manifestazioni con la partecipazione di molti cittadini. Alle città con porti e aeroporti maggiori controlli. In particolare nello scalo di Cagliari-Elmas la Polaria effettua verifiche documentali e ispezioni dei bagagli.
Discorso analogo al porto, con controlli dei passeggeri in arrivo e identificazioni di quelli in partenza, visto che dal capoluogo partono i migranti verso la penisola. Per le prossime manifestazioni potrebbe essere deciso l’utilizzo di dissuasori, blocchi di cemento, mobili o fissi per chiudere le strade e impedire l’accesso a mezzi pesanti o a veicoli non autorizzati. I dissuasori a Cagliari sono comunque già presenti e sono stati pensati anche per l’antiterrorismo.
Sono le fioriere piazzate all’inizio di corso Vittorio Emanuele, in via Manno, in piazza Garibaldi e quelle, inserite recentemente, per la chiusura di via Roma. Non si esclude che, però, per le prossime manifestazioni vengano predisposti accorgimenti analoghi. Anche a Nuoro, ad esempio, per la festa del Redentore di fine agosto si sta valutando l’ipotesi di chiudere alcune strade con dissuasori mobili. “Ma valuteremo caso per caso”, fanno sapere dalla questura.