Una delle vittime è morta per choc traumatico, la seconda per annegamento.

È quanto emerge dalle autopsie del medico legale Roberto Demontis, incaricato dalla Procura per gli accertamenti sui cadaveri di Giovanni Putzu, di 34 anni, sommozzatore, e Nicola Sanna, finanziere di 29 anni, entrambi di Cagliari, deceduti nell’incidente nautico avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedì nello specchio d’acqua antistante il quartiere Sant’Elia a Cagliari.

Dopo il violento impatto del gommone contro il molo frangiflutti Putzu è stato scaraventato sugli scogli morendo sul colpo. L’amico è finito in mare, privo di sensi, ed è morto annegato. Le autopsie sono durate oltre quattro ore, saranno eseguiti anche gli esami tossicologici richiesti dagli inquirenti.

Al momento sarebbe confermata l’ipotesi che al timone dell’imbarcazione ci fosse Putzu, i quattro a bordo tornavano verso S.Elia dopo aver assistito sull’imbarcazione al musical Notre Dame de Paris. Il gommone ha percorso una linea retta lungo il litorale a circa 20-30 metri dalla costa. I quattro stavano immortalando il momento facendo delle foto – tante quelle pubblicate su Faceook dei giorni precedenti – poi l’impatto violentissimo sulle rocce e il gommone che sale sulla banchina scaraventando sugli scogli e in mare Putzu e Sanna.

Le due giovani sono rimaste a bordo, ferite. Oggi i militari del Nucleo di Polizia giudiziaria della Capitaneria di porto hanno finito di sentire le superstiti. Ieri era stata ascolta Claudia Mallica, di 27, oggi pomeriggio la coetanea palermitana Maria Bonfardeci. La ragazza, ricoverata nel Reparto di Neurochirurgia del Brotzu, ha risposto alle domande degli investigatori ricostruendo quanto accaduto a bordo del gommone. Nei prossimi giorni saranno effettuati altri rilievi sull’imbarcazione per ricostruire dettagliatamente la dinamica e capire a che velocità andasse.