Il debito pubblico italiano segna un nuovo record. A giugno il debito delle amministrazioni pubbliche è stato pari a 2.281,4 miliardi, in aumento di 2,2 miliardi rispetto al mese precedente. Lo rende noto la Banca d’Italia nel fascicolo “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”. L’incremento ha riflesso il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (8,4 miliardi), in parte compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (per 6,3 miliardi, a 52,6; erano pari a 92,5 miliardi alla fine di giugno 2016).

A giugno le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 31,6 miliardi (-13,5 miliardi rispetto a giugno 2016). Lo rileva Bankitalia. Nei primi sei mesi del 2017 esse sono state pari a 186 miliardi, -5,8% rispetto al corrispondente periodo del 2016. Il peggioramento è principalmente imputabile allo slittamento delle scadenze per il versamento di alcune imposte.

A giugno il debito registrato dalle Amministrazioni centrali è aumentato di 4 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 1,9 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato. Lo segnala Bankitalia.