“Abbanoa continua a fare giochi di prestigio sulla pelle dei sardi”. Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta la gara indetta dal gestore monopolista del sistema idrico per l’affidamento di un incarico per il collocamento entro il primo semestre 2018 di un prestito obbligazionario da 100 a 180 milioni di euro.
“Una gara indetta in periodo ferragostano, come si conviene alle procedure che debbono rimanere “sotto traccia”, che tende ad ottenere un prestito monstre al fine di finanziare una società che pare giunta al capolinea finanziario. Con previsione di un compenso per l’intermediario finanziario che va da un minimo di 650 mila euro a 1.170.000,00 al netto dell’ IVA. E questo accade –ricorda l’ex sindaco di Alghero- dopo che è stato approvato un bilancio che prevede crediti per oltre 700 milioni.” Secondo il consigliere regionale di Forza Italia è più che evidente che sono in atto giochi di prestigio finanziari, che debbono essere sottoposti all’attenzione della Giunta, ma non solo.
“Come abbiamo più volte denunciato, l’esistenza di 700 milioni di crediti non pare verosimile. Una società che vanta una mole di crediti così elevata – denuncia Tedde- non dovrebbe avere bisogno di continue iniezioni di capitale. Ed invece, tra il 2013 ed il 2017, la Regione Sardegna ha dovuto rimpinguare il capitale di Abbanoa versando soldi dei sardi per una somma pari circa a 190 milioni di euro. E oggi la società va alla ricerca sul mercato di altri 180 milioni di euro. In una situazione normale – sottolinea Tedde per l’ennesima volta- il management sarebbe andato a casa e la compagine sociale avrebbe attivato azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori che negli ultimi anni si sono succeduti alla guida della società. Sul tema della inesigibilità di questi crediti –sottolinea l’ex sindaco- abbiamo proposto una interrogazione a Pigliaru, purtroppo rimasta senza risposta. Non è credibile che con oltre 700 milioni di crediti non ancora incassati e 712.000 utenze distribuite sul territorio regionale, Abbanoa possa vantare un credito medio di circa 1.000 euro nei confronti di ciascuna famiglia isolana. Un dato che se rapportato alla popolazione sarda, pari a circa 1.600.000 persone, farebbe emergere un debito di circa 450 euro che ciascun sardo (compresi i neonati) avrebbe nei confronti di Abbanoa. Abbiamo chiesto più volte l’intervento del Presidente Pigliaru, ma vanamente. Continuiamo, invece, ad assistere ad uno spettacolo da censurare che vede i sardi mortificati e vessati dall’inefficienza e dall’incapacità dei vertici di Abbanoa. Ci accingiamo a depositare un’altra interrogazione. Ancora una volta –chiude Tedde- invochiamo l’intervento di Pigliaru a difesa della legalità e al fianco della Sardegna e dei sardi.”