Aggiornato e rimodulato il Piano di riqualificazione e razionalizzazione del Servizio sanitario regionale (Ssr), entrato in vigore il primo gennaio 2016, con delibera approvata dalla Giunta nell’ultima riunione. I programmi di riqualificazione 2016-2019 “dimostrano che la strada intrapresa è quella giusta – ha spiegato la Regione -. Sono infatti stati realizzati risparmi pari a 50,483 milioni di euro grazie in particolare a economie negli acquisti, al controllo della spesa farmaceutica, ai monitoraggi trimestrali con il Tavolo interassessoriale istituito a inizio legislatura.
Rispetto all’obiettivo, fissato in 62 milioni, si rileva una differenza di 12 milioni. La mancata approvazione, ad oggi, della riforma della Rete ospedaliera ha di fatto bloccato gli effetti delle azioni collegate alla razionalizzazione dei costi ospedalieri. Stesso discorso vale per la revisione delle tariffe della specialistica ambulatoriale che, finora, non ha sortito risparmi considerato il forte ritardo con il quale sono state aggiornate a livello nazionale e, di conseguenza, a livello regionale.
Per gli acquisti nel 2016 non si sono potuti determinare tutti i risparmi previsti perché il processo di riorganizzazione della centrale regionale è ancora in corso e verrà completato verosimilmente alla fine del 2017. Sono stati inoltre acquistati, con risorse proprie, farmaci innovativi e per la cura l’epatite C che hanno consentito la guarigione definitiva di duemila persone. L’aumento di spesa è stato di 20 mln, si è passati dai 51 mln nel 2015 ai 71 mln del 2016”. Gli sforzi di questi due anni in cui si è tenuta sotto controllo la spesa e si sono conseguiti risparmi – precisa la Regione – sono stati riconosciuti anche da organismi terzi, a iniziare dalla Corte dei Conti che ha certificato che gli stanziamenti finali della spesa sanitaria per il 2015 costituiscono il 34,17% degli stanziamenti complessivi della Regione, con una diminuzione del 10% rispetto alla percentuale di incidenza del 2014 e che negli ultimi anni sono state ridotte le spese per le consulenze, le collaborazioni, i rapporti interinali (-10,39%).
La Giunta, tenendo conto dei ritardi nell’approvazione della rete ospedaliera, dello slittamento della revisione delle tariffe per la specialistica ambulatoriale, dell’inizio della piena operatività dalla centrale unica degli acquisiti solo alla fine del 2017, nonché dei maggiori costi dovuti in parte alla emersione di costi imprevisti nel processo di incorporazione che ha coinvolto la ex Asl 1 e l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, e in parte alla decisione di stanziare 47 mln di accantonamenti per i fondi contrattuali, indispensabili per dare certezza ai 20mila dipendenti della sanità regionale, ha dunque avallato la scelta dell’assessorato della Sanità di estendere di un anno la durata del Piano che porterà nel 2019 al riequilibrio economico finanziario del Ssr, con un risparmio previsto per gli anni 2017-2019 pari a circa 300 milioni.
Naturalmente il programma di superamento dell’attuale divario tra i costi sanitari e i livelli di finanziamento del Ssr tiene in considerazione anche i maggiori costi che si determineranno con i nuovi livelli essenziali di assistenza, che si riferiscono in particolare ai nuovi vaccini e alle nuove prestazioni specialistiche. Dal totale dei target di risparmio individuati per il 2017 – sottolinea la Regione – saranno scorporate le quote da attribuire all’Azienda ospedaliera Brotzu ed all’Aou di Sassari (che sono soggette ad un autonomo piano di rientro, secondo disposizioni nazionali) provvisoriamente quantificate rispettivamente in 3,166 milioni e 9,262 mln.
Stesso discorso varrà per l’Ats, il cui piano di rientro dovrà essere adeguato alle direttive ministeriali che stabiliranno le modalità di calcolo degli scostamenti tra costi e ricavi dei presidi ospedalieri gestiti direttamente dall’Ats. “Consapevole dell’obiettivo di ricondurre la spesa sanitaria dentro limiti sostenibili, la Giunta non ha mai derogato al principio di garantire ai cittadini il miglior livello di cura possibile. Assieme al forte impegno posto nelle azioni di risanamento dei bilanci, dopo anni di spese fuori controllo, continuiamo a lavorare per una sanità più efficace, con meno sprechi e maggiore qualità – ha detto l’assessore Luigi Arru -. Abbiamo assicurato la cura e la guarigione a duemila persone con l’epatite C, speso risorse regionali per i farmaci innovativi, fatto risparmi importanti con gli acquisti, messo sotto controllo la spesa farmaceutica. I monitoraggi trimestrali della spesa, voluti da questa Giunta, documentano come si stiano controllando i costi di produzione. Per tutto ciò è importante fare i primi adeguamenti dei target di risparmio annuali”.