Su richiesta dei Consorzi di Bonifica della Nurra e del Nord Sardegna il Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino ha approvato l’integrazione di nuove risorse idriche destinate a sopperire le criticità nelle aziende agro-zootecniche a causa della siccità, così da garantire un ulteriore quantitativo d’acqua per limitare le perdite di produzione.
È stata rimodulata la dotazione idrica del Consorzio di Bonifica della Nurra, a cui erano stati destinati nei mesi scorsi già 25 milioni di metri cubi d’acqua (20 dal sistema idrico multisettoriale e cinque dai pozzi della Nurra), con un nuovo trasferimento di 500mila metri cubi dall’invaso di Monte Leone Roccadoria verso quello del Cuga. La dotazione idrica a favore del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna è stata rimodulata con un’integrazione di altri sei milioni di metri cubi d’acqua che si sommano ai 22 milioni già assegnati nei mesi scorsi: 15 milioni dirottati dall’invaso del Monte Lerno di Pattada e sette milioni da quello del Coghinas-traversa Donigazza. Le risorse aggiuntive vengono per tre milioni di metri cubi dalla diga di Monte Lerno e altri tre da quella del Coghinas.
L’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, durante la riunione del Comitato, ha illustrato le richieste giunte dai territori e le numerose criticità che devono affrontare le aziende agricole a causa dello straordinario andamento climatico in corso. Ai lavori, come componenti del Comitato, hanno partecipato il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, dell’Ambiente, Donatella Spano, e dell’Industria, Maria Grazia Piras. Secondo i dati elaborati dall’Agenzia regionale del Distretto idrografico della Sardegna – già anticipati dall’ANSA – al 31 luglio 2017 erano presenti nel sistema degli invasi di tutta l’Isola un miliardo e 66milioni di metri cubi d’acqua, pari al 59% della capacità complessiva autorizzata.