Ascanio Celestini, Marco Paolini, una inedita Michela Murgia e altri nomi di spicco, per un cartellone dedicato al teatro contemporaneo di narrazione e impegno civile. Dal 3 al 10 agosto Ulassai e Jerzu, in Ogliastra, hanno accolto la 18/a edizione del Festival dei Tacchi firmata Cada Die, direttore artistico Giancarlo Biffi: spettacoli da mattina a sera, palcoscenici allestiti in luoghi identitari, pubblico numeroso, ospiti di primo piano e un paesaggio di grande fascino.
Gran pienone a Ulassai per un’applaudita lettura scenica di ‘Quasi Grazia’ di Marcello Fois. Sul palco Michela Murgia alla sua prima prova di ‘attrice’ nel ruolo di Grazia Deledda, Lia Careddu, Marco Brinzi e Valentino Mannias, giovane attore che ha avuto il suo battesimo teatrale col Cada Die. Prodotto da Sardegna Teatro, regia di Veronica Cruciani, incentrato su tre momenti della vita del Premio Nobel, debutterà in una forma compiuta il 27 settembre a Nuoro. Platea gremita per Ascanio Celestini con il nuovo spettacolo “Che fine hanno fatto gli indiani Pueblo? – Studio” e Marco Paolini con l’evoluzione dello studio per un nuovo album Numero Primo e delle relative Istruzioni per l’uso.
Pierpaolo Piludu ha presentato in forma di studio ‘Cielo Nero’, scritto assieme a Francesco Niccolini, regia di Mauro Mou, toccante monologo che ripercorre le vicende della vita di due gemelli, testimoni della follia della guerra e della distruzione di Cagliari. Al festival dei Tacchi anche Macbettu, l’opera shakespeariana in salsa sarda prodotta da Sardegna Teatro, e Luca Radaelli e il suo Macbeth Banquet e Fontemaggiore teatro in Enrico e Quinto. Tra gli altri anche la compagnia Melarancio, Gardi Hutter, Pleiadi Art Production. Spazio anche a incontri letterari con apprezzati scrittori ogliastrini, laboratori, visite guidate, yoga, percorsi enogastronomici e degustazioni. Protagonisti anche gli scenari: la Stazione dell’arte di Ulassai voluta da Maria Lai, piazza Barigadu, cantina Antichi Poderi a Jerzu, simbolo dell’economia vitivinicola del territorio. Il Festival coinvolge già nei mesi precedenti la popolazione con residenze artistiche e attività di formazione. Il successo è riassunto anche nelle parole dell’assessore alla Cultura del comune di Jerzu, Antonio Piras: “Il connubio col teatro ha dato e continua a dare frutti preziosi”.