Poco meno di un milione di euro è stato ripartito dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità e Politiche sociali, Luigi Arru, a favore delle comunità per l’accoglienza di persone sottoposte a misure restrittive della liberta personale. Parte delle risorse arriva dal Fondo istituito dal Consiglio regionale e finanziato con 600.000 euro per gli anni 2016, 2017 e 2018.
Le restanti somme sono state integrate dall’assessorato attingendo dal Fondo nazionale politiche sociali 2016 per un importo pari a 210.093 euro, così da dare copertura alle richieste arrivate. Le risorse, messe a disposizione tramite avviso pubblico, hanno finanziato cinque Comunità d’accoglienza per l’attuazione di programmi di inclusione di persone sottoposte a misure penali. L’assessore ha ricordato che, per dare continuità all’attività, la legge di stabilita regionale del 2017 ha disposto che “le strutture ammesse a finanziamento nel 2016 siano da intendersi provvisoriamente accreditate, fino all’attuazione del sistema di accreditamento dei servizi e delle strutture sociali”.
“La stessa norma – ricorda – ha anche disposto che gli Enti che gestiscono le strutture beneficino, nel 2017, di un contributo massimo di 200.000 euro nei limiti delle spese sostenute e rendicontate nel corso dell’anno e sulla base di un programma annuale di intervento assistenziale”. La Direzione generale delle politiche sociali ha invitato gli Enti ad inviare, entro il 10 giugno 2017, il proprio Programma annuale di intervento assistenziale che tenesse conto dell’approccio socio educativo adottato dalla Comunità; delle attività riferite all’anno 2017, comprese quelle già svolte dal primo gennaio, in corso di svolgimento o che dovranno essere svolte; il numero di ospiti accolti negli ultimi tre anni; una stima del numero di ospiti per l’annualità 2017; il numero degli operatori con i relativi titoli professionali e i rispettivi ruoli; il numero di ore di attività svolte dagli operatori; il costo orario per ciascun operatore; le spese sostenute o che si ipotizza di sostenere per tirocini, inserimenti lavorativi e per qualsiasi altra attività rivolta agli ospiti; le spese di gestione della struttura sostenute per gli ospiti.
Il contributo massimo di 200 mila euro è stato assegnato all’associazione Cooperazione e confronto, alla cooperativa sociale Il Samaritano, alla cooperativa sociale San Lorenzo, all’associazione Giovani in Cammino, alla cooperativa sociale Comunità Il Seme. Dall’istruttoria condotta dalla Direzione generale delle politiche sociali emerge che tutti gli enti hanno inviato nei tempi indicati il proprio Programma annuale di intervento assistenziale, fornendo in modo puntuale ed esaustivo le informazioni richieste e formulando le richieste di contributo. Sempre su proposta dell’assessore Arru, la Giunta ha deciso di mettere a bando gli 80 mila euro non spesi nel 2016, così da consentire la presentazione di progetti a quegli enti che non hanno avuto risorse lo scorso anno.