“Apprendiamo dal presidente Pigliaru la notizia delle avanzate fasi di interlocuzione con Eni relativamente ai programmi di investimento nel territorio, ma molte sono le nostre preoccupazioni”, è il commento del sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, dopo la riunione tenutasi questa mattina nella sede della Regione a Sassari.
“Sappiamo già quali sono le criticità in essere – spiega il sindaco – le aspettative sulla chimica verde erano altre e quindi, anche per questo nuovo accordo, che arriverebbe molti anni dopo la firma del Protocollo d’Intesa, che risale al maggio del 2011, sono molto preoccupato. I miei dubbi sono relativi a molti punti. Il primo riguarda le tempistiche del nuovo accordo di programma. Ci è stato detto che si potrebbe trattare di 15 mesi.
L’altro punto riguarda l’occupazione, tema non più rimandabile; infine come amministratore, pretendo di capire quale impronta Eni vuole dare al nostro territorio e all’area industriale di Porto Torres. L’Eni possiede l’80% delle terre della zona industriale: credo che nel nuovo accordo debba raccontarci tutti i suoi piani. Non vogliamo che i progetti del metano o del fotovoltaico, per esempio, possano pregiudicare o limitare lo sviluppo del nostro porto e del nostro territorio. Siamo convinti poi che ci debba restituire degli spazi, una volta che sono state completate le bonifiche. Per Porto Torres è necessaria una visione d’insieme, servono progetti industriali validi e performanti”.