È stato pubblicato sul sito della Regione il procedimento per l’iscrizione al nuovo elenco regionale dei centri commerciali naturali (Ccn), istituito dalla Giunta regionale il 27 giugno scorso. Il procedimento è rivolto a piccole e medie imprese già associate e Ccn iscritti al soppresso albo regionale istituito nel 2013.

Tra i requisiti richiesti, avere un logo e una denominazione che contraddistingua le attività ed i servizi resi dagli associati per finalità comuni; operare in un contesto geografico distinto e omogeneo (quelli attivi nel medesimo Comune, devono operare in ambiti commerciali distanti e ben distinti fra loro; devono essere costituiti in forma di Associazione o Consorzio con apposito atto pubblico registrato e dotarsi di uno statuto nel quale siano indicate natura, finalità, organizzazione, durata, sede legale; all’interno del Ccn le imprese del commercio, compresi i pubblici esercizi devono essere in numero non inferiore a 10 e rappresentare almeno il 50% della composizione totale del Ccn.

Non sono associabili ai Ccn, le attività di media e grande distribuzione commerciale. “La creazione del nuovo elenco regionale – spiega l’assessora del Commercio Barbara Argiolas – è il passaggio necessario per ridare slancio al ruolo economico e sociale dei Centri commerciali naturali nelle nostre comunità. L’iscrizione all’elenco è infatti indispensabile per poter accedere ai contributi che ammontano a 1,5 milioni per l’annualità fino al 30 giugno 2018 e co-finanziano azioni di direct marketing e fidelizzazione, manifestazioni e iniziative di animazione, campagne di pubblicità e comunicazione.

A breve uscirà il bando, che sarà a sportello e favorirà la presentazione di progetti nell’arco di 12 mesi, in modo che i Ccn possano programmare le proprie attività.” “Per la Regione – ricorda Argiolas – il piccolo commercio, gli artigiani, le imprese di servizi svolgono un importante ruolo di presidio delle comunità: grazie al nuovo elenco regionale, la Regione avrà sempre il polso della situazione a livello locale e potrà individuare interlocutori stabili e qualificati in grado di dialogare e collaborare nella definizione e attuazione delle politiche di settore”.