Altri tre milioni e mezzo di euro per i comuni sardi che hanno partecipato al bando per lo sviluppo di progetti sperimentali di reti intelligenti, pubblicato dalla Regione nel novembre dell’anno scorso, che ha registrato un centinaio domande. Le risorse sono state implementate dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessora dell’Industria Maria Grazia Piras: si tratta di fondi del Por Fesr 2014/2020 grazie ai quali sarà possibile procedere nell’istruttoria di ulteriori 46 istanze arrivate dai Comuni, che andranno ad aggiungersi alle 54 domande già finanziate con la dotazione iniziale del bando, pari a 3,9 milioni di euro.

La misura permette, con una procedura “a sportello”, di finanziare progetti sperimentali di reti intelligenti nei Comuni in possesso di un edificio dotato di impianto di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili. L’obiettivo è la realizzazione di una micro rete intelligente, che permetta alle amministrazioni di massimizzare l’autoconsumo di energia attraverso l’installazione di sistemi di accumulo. L’intervento è parte delle azioni strategiche e attuative del Piano energetico regionale ambientale della Sardegna 2015-2030.

“Siamo molto soddisfatti della risposta che i Comuni hanno dato su questo bando – dice l’assessora Piras – Per noi era fondamentale capire quanto i concetti del piano energetico, soprattutto i più avanzati dal lato tecnologico, potessero essere portati subito a concreta attuazione. Questi piccoli interventi ci dicono che ai Comuni piace misurarsi con micro grid e sistemi di stoccaggio, che sono un cardine del nuovo modello energetico che stiamo proponendo. Per questo – conclude la titolare dell’Industria – abbiamo deciso di ampliare la dotazione finanziaria del bando e ci auguriamo che identica risposta provenga dal bando, ben più ampio e articolato, che stiamo conducendo insieme all’assessorato dei Lavori Pubblici”.