C’è un nuovo indagato nell’inchiesta sulla morte di Adele De Vincenzi, la ragazza di 16 anni stroncata da una dose di metanfetamina. Si tratta di un ragazzo di 20 anni di origini ecuadoriane accusato anche lui di spaccio aggravato e morte come conseguenza di altro reato. Il ragazzo è stato indicato dal pusher di 17 anni come colui che avrebbe ceduto materialmente la droga al fidanzato di Adele Sergio Bernardin e al suo amico Gabriele Rigotti, arrestati ieri. Gli agenti della Mobile hanno perquisito la casa del ragazzo che abita in una frazione di Busalla, ma senza trovare traccia di droga. Intanto emergono nuovi particolari sulla vicenda. Secondo quanto ricostruito, a chiamare i soccorsi sarebbe stato un netturbino che ha visto Adele a terra in via San Vincenzo e i suoi amici che cercavano di soccorrerla, confusi. Gli inquirenti, coordinati dal pm Michele Stagno stanno vagliando i filmati della videosorveglianza della zona per capire se Adele poteva essere salvata se gli amici avessero chiamato subito il 118.
Adele, c’è un nuovo indagato
Soccorsi chiamati da netturbino, amici erano confusi