Il rischio di attentati terroristici a Cagliari arriva in Parlamento. Via Manno e Via Mazzini sarebbero un obiettivo a rischio come a Nizza, Berlino o Londra. Dopo le dichiarazioni dell’assessore Luisa Anna Marras in Consiglio Comunale, che ha risposto ad una interrogazione dei Riformatori sul perché della chiusura di via Mazzini, sostenendo che Prefettura e Questura hanno paura di un attacco con mezzi pesanti sulla folla, il caso arriva sul tavolo di Marco Minniti. Ci ha pensato, giustamente, il deputato Pierpaolo Vargiu dei Riformatori, a chiedere al ministro se Cagliari sia davvero una città a rischio oppure se si tratti solo di una giustificazione di comodo dopo che i residenti hanno presentato al Comune una petizione con 200 firme per chiedere di ripristinare il senso unico di Via Università verso via Mazzini.

Il rischio è tanto alto che il Comune avrebbe già provveduto alla protezione della via con delle imponenti transenne per impedire ad un misterioso bus di far strage sulla folla (vedi foto). Scrive Vargiu a Minniti: “Questa clamorosa comunicazione ha creato grande allarme in città e ha indotto inquietudine nella popolazione residente e tra i turisti, anche in relazione al fatto che i luoghi di incontro e di concentrazione antropica dell’estate cagliaritana sono davvero molti ed è quanto meno bizzarro ipotizzare misure di sicurezza, che comportino chiusure al traffico generalizzate. Sia il questore della città, che il Prefetto, interpellati dalla stampa, si sarebbero mostrati sorpresi dell’annuncio”.

Pierpaolo Vargiu lo chiede a Minniti: “Sarebbe molto grave – dice infatti – se l’amministrazione, per giustificare le proprie incomprensibili scelte di pedonalizzazione del quartiere Castello, avesse cercato una via di giustificazione apparentemente comoda, che tappa la bocca a qualsiasi contestazione, ma è pericolosissima per il procurato allarme tra la popolazione”.

Vargiu ritiene necessario l’intervento immediato e urgente del Ministro degli Interni sul Sindaco di Cagliari “perché, qualora insussistente, smentisca ufficialmente l’esistenza di uno specifico rischio sicurezza a Cagliari, restituendo all’ambito delle scelte politiche dell’Amministrazione le attività di pedonalizzazione che suscitano il dissenso della popolazione”.