Ultima chiamata alla Regione da parte di Coldiretti Sardegna che oggi ha sospeso la manifestazione di protesta in programma nel porto Olbia – sarebbe stata la quarta in un anno – “per senso di responsabilità”, spiegano i vertici dell’organizzazione, e perché l’ufficio di presidenza della Giunta regionale ha convocato per domani il tavolo di crisi.
“Ci aspettiamo risposte chiare prima delle vacanze – avvertono il presidente e il direttore, Battista Cualbu e Luca Saba – ciò significa aiuti per le aziende tra la fine di ottobre e i primi di novembre, perché qui è davvero in discussione la sopravvivenza delle famiglie”. In questo momento, ribadiscono, “è necessario salvare i pastori, per questo entro la prossima settimana e il Consiglio regionale deve modificare la legge con cui erano stati stanziati i 14 milioni da destinare all’acquisto del pecorino per gli indigenti, così da destinare 12 dei 14 milioni direttamente ai pastori sotto forma di de minimis, approvando il bando entro agosto per cominciare a liquidare già dai primi di novembre”.
Non sarà l’unica richiesta che Coldiretti avanzerà domani. “Si tratta della prima convocazione da parte del presidente della Giunta e dell’assessore all’Agricoltura – fanno notare Cualbu e Saba – ne approfitteremo per chiedere alla Regione lo stanziamento immediato di almeno 40 milioni di euro per alleviare le perdite nel contingente a causa della siccità, oltre che andare in soccorso ad aziende agricole e pastorali con l’approvvigionamento di acqua o l’utilizzo di pozzi”. Domani Coldiretti proporrà anche un intervento tra Regione, Sfirs e Banche per “individuare un percorso per la ristrutturazione dei debiti che consenta a tantissime aziende di scrollarsi i pesi del passato”. (ANSA).