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La Sardegna, prima regione in Italia insieme alla Toscana a chiedere lo stato di calamità per la siccità, rischia di restare completamente a secco nelle campagne.

Non va meglio nelle abitazioni, dove i cittadini sono alle prese con le restrizioni e chiusure notturne imposte da nord a sud dell’Isola per limitare gli sprechi dovuti alle reti colabrodo. Le situazioni più critiche, secondo l’ultimo monitoraggio del Distretto idrografico della Sardegna e del gestore idrico regionale, Abbanoa, si registrano nella zona nord occidentale, in particolare nel sassarese.

Qui è già emergenza: l’invaso del Bidighinzu è al di sotto del 15% rispetto alla capienza massima. A soffrire maggiormente alcuni quartieri di Sassari e 14 Comuni limitrofi. Acqua agli sgoccioli anche nel Sulcis, con la città di Iglesias che sta subendo la chiusura dei rubinetti dalle 19 alle 5 del mattino. Ad Alghero l’erogazione non viene garantita per tutte le 24 ore a causa dei minori apporti in arrivo a Monte Agnese. Anche il Cedrino e il Posata, nel nord est dell’Isola, sono al limite minimo, ma l’acqua presente nel Coghinas, per ora, sta scongiurando le limitazioni. Il Distretto idrografico ricorda che per garantire le scorte dell’uso potabile, secondo quanto prevede la normativa, le restrizioni maggiori vengono subite nelle campagne. Per questo motivo la Regione ha già messo mano al provvedimento di stato di emergenza: secondo Coldiretti la siccità ha già provocato la riduzione del 40% delle produzioni agricole, pari a 120 milioni di euro di danni. Solo nel Sulcis, ricorda l’organizzazione, sono quattromila le aziende in ginocchio, mentre la produzione dei carciofi nel nord Sardegna è messa seriamente a rischio.

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, si augura che, insieme alle azioni messe in campo dal ministero, “riviste in base ai danni e alle reali esigenze delle Regioni, vengano garantiti anche gli impegni sui pagamenti da parte di Agea”, una boccata d’ossigeno al comparto agro-zootecnico. L’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, sottolineando gli investimenti fatti per l’efficientamento del sistema idrico, avverte i sardi in una comunicazione via Twitter: “è emergenza siccità in tutta Italia. In condizioni di scarsità, come dimostra l’esempio di Roma, sono necessarie le interruzioni della fornitura”.