Il Consorzio di Bonifica della Gallura vince la battaglia contro la Regione e potrà realizzare l’impianto idroelettrico sul canale adduttore alimentato dalla Diga del Liscia.
La sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche depositata il 3 luglio scorso chiude una vicenda giudiziaria iniziata nel 2014 quando il Consorzio, dopo aver vinto un bando nazionale dedicato alla realizzazione di opere per lo sfruttamento di energia proveniente da fonti rinnovabili volte al risparmio energetico nei Consorzi di Bonifica del Centro Sud, aveva subito il parere contrario dell’amministrazione regionale per il rilascio dell’autorizzazione ex art.166 del decreto legislativo 152/2006 e quindi per l’attuazione dei lavori.
Il bando vinto nel 2014 dal Consorzio di Bonifica della Gallura è ancora attuale e prevede un finanziamento per la realizzazione della centrale e uno per la sua progettazione. Una volta completata, l’opera produrrà energia per circa 600mila euro l’anno. Questo nuovo introito consentirà una riduzione nelle spese sostenute dagli imprenditori agricoli della Gallura e nuovi investimenti per lo sviluppo della rete irrigua del Consorzio.
“Si tratta di un risultato straordinario per il nostro Consorzio ma soprattutto per il nostro territorio – afferma il presidente del Consorzio di Bonifica della Gallura, Marco Marrone – grazie alla pronuncia del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche il nostro ente potrà sfruttare l’energia idroelettrica riducendo i ruoli (i costi a carico dei consorziati) e le spese sostenute annualmente dalla Regione Sardegna, con un ulteriore beneficio ambientale derivante dalla mancata immissione di 1.300 tonnellate di Co2”.