“Sono tanti i giovani agricoltori che saranno tagliati fuori dalle risorse per il Piano di sviluppo rurale, destinate al nuovo insediamento”. E’ la prima certezza del bando che si è aperto ieri, con un boom di domande per accedere ai finanziamenti. “Una serie di pratiche, oltre 1.400 istanze – denuncia il consigliere regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu -che ha mandato in tilt il sistema, decretando di fatto l’esclusione quasi sicura di un migliaio di futuri imprenditori agricoli”.
“Il bando a sportello assicura dai 35 ai 50 milioni di euro per l’avvio delle attività rurali – spiega il rappresentante centrista –. Si prevede un pacchetto complessivo di 20 milioni di euro. Un principio ineccepibile, che però lascia fuori da subito circa mille domande”. Ieri la Regione aveva comunicato il “successo per il bando” per il primo insediamento in agricoltura con quasi 1400 sardi under 41 anni che hanno presentato le domande. “E’ l’ennesima illusione per i giovani agricoltori che, salvo un incremento delle risorse, si troveranno alle prese ora con il pagamento dei tecnici per le pratiche presentate. In tantissimi si sono indebitati per la presentazione dei progetti – aggiunge Rubiu – Si ritroveranno con un pugno di mosche”.
“Non solo”, per Rubiu “le anomalie non finiscono qui, perché tra le domande presentate si riproporranno una serie di storture: dal trasferimento del bestiame attraverso la presentazione del Suap, senza il sigillo delle Asl, al trasferimento delle quote comunitarie sino alla costituzione delle nuove società. Una serie di difetti delle pratiche dovuta alla fretta nella presentazione delle pratiche. Chiediamo quindi che l’assessore all’agricoltura sostenga i futuri imprenditori agricoli, correggendo le irregolarità nelle domande e permettendo che possano ricevere i finanziamenti”, conclude Rubiu.