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"Più volte ho dichiarato in modo inequivocabile di non aver condiviso la scelta dei Rossomori di abbandonare la coalizione di maggioranza". Il consigliere regionale Paolo Zedda replica al segretario nazionale del partito, Marco Pau, che aveva definito "non prive di ambiguità" le dichiarazioni del consigliere eletto con i Rossomori in merito alla sua adesione a Sinistra per la democrazia e il progresso, il gruppo vicino a Mdp appena costituito dagli ex Sel Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto.

"Non ho condiviso questa scelta – ha spiegato Zedda – nei modi, perché è stata presa da un consiglio nazionale non legittimato, e nella sostanza, perché resto convinto che sia nostro dovere raggiungere gli obiettivi per i quali gli elettori ci hanno confermato questo incarico". In ogni caso, "la mia resta una prospettiva indipendentista e progressista della quale credo la Sardegna abbia bisogno sempre più urgente".

Quanto a Sdp, "il mio è un appoggio personale, mirato a permettere la attività dei tre consiglieri ex Sel (uno dei quali ha garantito l'esistenza del nostro ex gruppo, Soberania e indipendentzia, fino a pochi mesi fa) e dalla volontà di raggiungere alcuni obiettivi comuni, senza che ciò comporti, in alcun modo, la scelta di far parte di un nuovo partito politico". Infine, nonostante la divergenza di opinioni, "ringrazio il partito dei Rossomori per tutto ciò che ha fatto in questi anni di sentita ed intensa militanza, e spero in un futuro che ci consenta di trovare una via condivisa per la rinascita della nostra amata terra, alla quale tutti, sono convinto, abbiamo sinceramente dedicato il nostro impegno".