pd-cucca-and-quot-non-si-possono-cambiare-le-regole-in-corsa-and-quot

"A chi in queste ore afferma che non ci si candida a guidare un partito escludendo una parte della propria comunità, va risposto con molta franchezza che non vi è alcuna intenzione di escludere o negare agibilità politica a chiunque voglia partecipare al dibattito e presentare una lista. Semmai, ed è questo il vero nodo da sciogliere, non è possibile candidarsi a guidare un partito cambiando le regole in corsa".

Così il senatore del Pd Giuseppe Luigi Cucca, uno dei due candidati alla guida del Pd sardo, replica alle dichiarazioni della coordinatrice de La Traversata, Anna Maria Crisponi. "La commissione nazionale di garanzia, nel rispetto delle sue prerogative, che io non ho alcun potere di discutere – osserva Cucca – ha respinto la riapertura dei termini delle candidature. Non s'intravedono ragioni, se non meramente opportunistiche e strategiche, di forzare le regole contraddicendo un organo decisionale del nostro partito, anche perchè ho sempre creduto nel rispetto delle regole. Tra l'altro, si omette maliziosamente di considerare che non sono espressione di me medesimo, libero di propormi e sottrarmi al congresso, ignorando tutti coloro che mi hanno voluto candidato segretario.

Le regole sono regole. Si è provato a forzarle, ma la voce dell'organo deputato a decidere è stata chiara e univoca. Nel momento in cui più si sente il bisogno della partecipazione popolare si voleva ridurre per l'ennesima volta il congresso del PD a una scelta mediata tra le correnti. Per fortuna le regole – prosegue il senatore dem – hanno scongiurato questa triste ipotesi, che anteponeva strategie, quote e posizionamenti alla democrazia che deve caratterizzare il PD del dopo congresso, a prescindere da chi, legittimato dal consenso, lo guiderà".

"Resto sempre dell'opinione che vi sia necessità di una larga condivisione e coesione, che tuttavia si deve raggiungere sempre con il rispetto delle regole. Ed è per questo – conclude Cucca – che ritengo che chi intende partecipare al dibattito e contribuire al confronto può presentare le proprie liste per la composizione dell'assemblea. Senza il rispetto delle regole si partirebbe con il piede sbagliato".