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Hanno parlato tutti e tre non in qualità di imputati, ma come parti offese ciascuno come vittima dell'altro.

L'ex parroco di Vallermosa Massimiliano Pusceddu, l'imprenditore Valentino Setti e l'operaio Efisio Spano hanno deposto come testimoni davanti al giudice del Tribunale di Cagliari, Giampiero Sanna, dove tutti e tre vengono processati con contestazioni differenti: il sacerdote e Spano sono accusati di lesioni per aver preso a schiaffi Sette, imputato a sua volta di violenza privata. Don Massimiliano è accusato anche di minacce e porto di una pistola calibro 38. I fatti risalgono al 15 novembre 2014, quando il sacerdote avrebbe minacciato il marito di una sua parrocchiana che gli aveva confessato alcuni presunti tradimenti.

"Efisio Spano è il fratello di mia moglie – ha spiegato Sette, titolare della Top Carni Sardegna – con don Massimiliano mi hanno preso a schiaffi perché avevo litigato la sera prima con lei: credeva la tradissi. Ho provato a dire loro che non era vero, ma non mi hanno dato retta". E sulla pistola. "Don Massimiliano l'aveva nel giubbotto – ha ripetuto – l'ha tirata fuori dalla tasca e l'ha appoggiata sul tavolo". Sul banco dei testimoni è poi salito Efisio Spano che ha raccontato, in veste di parte offesa, quanto accaduto il giorno dopo la presunta aggressione, quando Setti avrebbe accolto i due nello stabilimento sprangando il cancello e brandendo un coltello.

"Apriva e chiudeva il coltello – ha detto Spano – dicendoci che eravamo persone pericolose. Poi è arrivata la polizia". Anche don Massimiliano Pusceddu – difeso dall'avvocato Alfonso Olla – è intervenuto in aula confermando l'episodio accaduto il giorno seguente la presunta aggressione a suon di schiaffi, ma non ha potuto difendersi dalle accuse ribadite in aula da Setti perché lo potrà fare solo dopo i che tutti i testi avranno parlato e quando sarà fissato l'esame degli imputati. "Setti era molto agitato – ha confermato l'ex parroco di Vallermosa – non ci voleva far entrare nell'azienda dove noi avevamo alcuni locali in uso con la nostra cooperativa". Il processo è stato aggiornato al prossimo 11 aprile.