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I sindacati di Polizia penitenziaria sarda proclamano lo stato di agitazione. I segretari regionali  di Sappe, Osapp, Uilpa, Sinappe, Uspp e Cgil Fp, “preso atto della gravissima situazione esistente in Sardegna”, comunicano l'inizio di una serie di manifestazioni di protesta che inizierà con l'astensione della mensa da parte di tutto il personale del distretto a partire dal 21 marzo, con eventuale manifestazione che si potrebbe tenere nelle giornate successive all'incontro con il Provveditore, previsto per il prossimo 23 marzo.
 
Le organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria rivendicano la carenza di personale, costante diminuzione dei poliziotti in considerazione dell’età avanzata del personale, insufficienti relazioni sindacali, carenza di fondi per manutenzioni. “Il personale di Polizia Penitenziaria – spiega una nota congiunta – è chiamato a gestire detenuti di primo livello ed in funzione di questo ha il diritto di lavorare in strutture efficienti, disporre di tutti gli strumenti necessari a garantire ordine, sicurezza e trattamento, espletando i propri incarichi con la dovuta serenità, lucidità ed attenzione”.