latte-coldiretti-and-quot-briciole-i-3-5-milioni-bando-agea-indigenti-and-quot

"La decisione di destinare poco più di 3,5 milioni di euro nel bando Agea per gli indigenti per il Pecorino romano è l'ennesima brutta notizia per i pastori e per tutta l'agricoltura sarda perché non emerge da parte delle istituzioni la giusta attenzione al dramma che stanno vivendo".

E' duro il commento della Coldiretti Sardegna sul bando indigenti da parte dell'organismo pagatore nazionale, dopo l'annuncio del ministro Martina. L'associazione ribadisce: "come promesso, con queste condizioni, a breve bloccheremo la Sardegna con i trattori. La crisi agricola non è nell'agenda delle priorità".

"Stiamo vivendo una delle crisi più dure e il governo non si dimostra affatto vicino ai pastori – afferma il presidente regionale Battista Cualbu – siamo lontani anni luce dai 16 milioni che destinò al Pecorino romano l'allora ministro Galan. Oggi siamo a cifre da elemosina. Il ministro alle Politiche Agricole non solo non ha mantenuto l'impegno di raddoppiare la quota del bando destinata al Pecorino romano, ma addirittura è inferiore". Secondo Cualbu, "molto deriva dalle divisioni locali, dall'assenza di una posizione forte e univoca, dalla mancanza di trasparenza e quindi dei dati, sulle produzioni e sulle eccedenze e inoltre anche dal tentennamento della politica regionale che ancora oggi non ha adottato misure straordinarie per una crisi straordinaria".

Secondo il direttore regionale della Coldiretti Luca Saba, "il messaggio che traspare è che il bando degli indigenti riguarda solo i trasformatori senza alcuna ricaduta diretta sui pastori, che invece deve essere messa per iscritto. Saremo curiosi di conoscere quanti e quali politici sardi si sono veramente spesi per perorare la vertenza sarda e non si siano solo limitati a scrivere delle ordinarie lettere di circostanza".