"Non nascondo la complessità del percorso che ci ha portato sino a qui, ma ho ricercato la maggiore inclusione aprendo al dialogo con tutti perché non credo alle corse in solitario. Questi due anni saranno un successo se riusciremo a convincere chi guarda la politica con distacco e scetticismo che l'azione riformista paga in tempi ragionevoli e produce effetti nell'arco di una legislatura: insomma come squadra dobbiamo lavorare duro".
Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, presentando al Consiglio la sua nuova squadra di Governo dopo il giuramento dei nuovi quattro assessori: Barbara Argiolas (Pd,vicina a Soru) al Turismo, Pierluigi Caria (Pd, renziano) all'Agricoltura, Giuseppe Dessena (ex Sel) alla Pubblica Istruzione e Cultura, Filippo Spanu (Pd, uomo di Pigliaru) agli Affari Generali. Nei prossimi due anni, ha sottolineato il governatore, la maggioranza di centrosinistra ha davanti "una grande opportunità che dobbiamo cogliere, evitando conflitti, incomprensioni e miope litigiosità interna".
Replicando alle accuse arrivate da più parti – anche dagli ex alleati oggi vicini al Campo progressista di Pisapia – Pigliaru ha chiarito che ripone "grande fiducia" nella nuova Giunta, "rinforzata sul piano delle competenze e nell'operatività. Tutta l'Isola si aspetta da noi il riequilibrio del divario sociale e una prospettiva di lavoro: servono risultati, molti di grande impatto, e sono alla nostra portata". Al dibattito in Aula sono presenti tutti gli assessori tranne quello ai Trasporti, Massimo Deiana, e ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda.