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E’ stato catturato ad Ancona l’ottavo uomo ricercato dalla Squadra Mobile di Cagliari nell’ambito dell’operazione ‘Doppio Cielo’ che ha disarticolato un’organizzazione di nordafricani dedita al traffico di migranti dall’Algeria. Ieri sera i poliziotti della Seconda Sezione della Mobile cagliaritana, diretti da Alfredo Fabbrocini, hanno arrestato Adil Baye, 29enne marocchino, anch’egli parte integrante dell’organizzazione capeggiata dall’algerino Nabil Sadki, 30enne da oltre 10 anni residente a Cagliari, sposato con Simona Durzu, 35enne cagliaritana, arrestati all’alba di ieri.

 

Con loro sono finiti in carcere Otman Kadimi, 18enne marocchino , domiciliato ad Alghero, Mohamed Alì Khannoufi, 26enne algerino  domiciliato da Capoterra (Ca), R. B., 17enne algerino, Najm Eddine

Boumelit, noto come Mommo, 24enne algerino domiciliato a Cagliari,  e Ramzi Sadki, 24enne algerino domiciliato a Roma.

 

La banda capeggiata da Nabil e dalla moglie Durzu, costituiva un vero e proprio punto di riferimento per gli algerini che partivano da Annaba (Algeria) con in barchini e arrivavano in Sardegna. Una volta  giunti nell’isola era lo stesso Nabil a provvedere a fornire i documenti falsi per consentire ai suoi clienti connazionali di poter lasciare la Sardegna e dirigersi verso altri paesi d’Europa. Il documento che l’uomo falsificava in casa ocn il suo pc ed una comune stampante, era il così detto modulo ‘C3’, il modulo di istanza di protezione internazionale che generalmente non viene rilasciato agli algerini in quanto nel paese non vi sono guerre in atto. Ma quelli che arrivavano a Cagliari riuscivano ad ottenerlo e potevano quindi girare liberamente per alcuni mesi sul territorio nazionale,differenza di quanto avviene con il decreto di espulsione che ha validità per raggiungere la frontiera solo per una settimana. Per ottenere i documenti gli algerini pagavano a Nabil e dalla moglie, in contanti o su Western Union, tranches da 100 ai 500 euro per volta.

 

I poliziotti della Seconda Sezione,coordinati da Massimo Imbimbo, sono riusciti a ricostruire i movimenti della banda dopo un clamoroso furto in un negozio di computer avvenuto il 5 dicembre scorso a Cagliari, “casualmente” dopo un consistente sbarco di 107 giovani dall’Algeria. In quell’occasione furono arrestati dagli uomini della Mobile 10 algerini e fermato proprio Nabil, il capo e la mente del furto, che non finì in manette perchè per lui non sussisteva il pericolo di fuga da Cagliari e i poliziotti dovevano seguire le sue mosse per dimostrare il suo coinvolgimento nel traffico di documenti falsi.

 

Ma dopo i numerosi arresti per furti, rapine, scippi e trafficoni droga che i poliziotti stavano operando da dicembre fino a due giorni fa, Nabil aveva deciso di lasciare l’isola perché probabilmente sentiva il fiato sul collo dei poliziotti. Con un provvedimento urgente il pm Liliana Ledda ha disposto il fermo della banda poliziotti sono riusciti ad arrestare tutti i componenti della banda con accuse a vario titolo di favoreggiamento dell’immigrazione, falso e rapina.