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Più di 700 firme in poche settimane. E' andata oltre le previsioni la raccolta promossa dal Comitato per la Bioetica a sostegno della richiesta di istituzione presso il Comune di Oristano del Registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari, cioè di quello che viene comunemente definito Testamento biologico. La raccolta delle firme a sostegno della petizione proseguirà ancora, ma intanto i rappresentanti del Comitato stamattina hanno consegnato le prime 700 all'assessore comunale ai Servizi sociali Maria Obinu, che ha assicurato il massimo impegno dell'amministrazione per arrivare alla istituzione del Registro prima della fine della legislatura in scadenza a maggio.

"La proposta sarà portata all'attenzione del Consiglio comunale subito dopo la discussione sul Bilancio di previsione già calendarizzata per le prossime settimane", ha assicurato l'assessore Obinu esprimendo l'auspicio che possa essere approvata in tempi brevi con un voto trasversale. "Il Testamento biologico – hanno spiegato Francesco Carta e Marisa Deias – è una cosa molto semplice e soprattutto è una cosa molto diversa dall'eutanasia e dal suicidio assistito.

Chi lo sottoscrive non fa altro che esprimere la propria volontà di rifiutare per esempio l'idratazione e l'alimentazione forzata, che sono atti medici e come tali non possono essere praticati senza il consenso del paziente". "Quella del Testamento biologico è una battaglia di civiltà che non possiamo non approvare prima della fine della legislatura", ha concluso l'assessore Obinu ricordando che presso l'Ufficio anagrafe del Comune di Oristano è stato già istituito il registro per la donazione degli organi e che il personale ha già svolto uno specifico corso di formazione.