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I gestori delle stazioni di servizio di Carbonia aderenti a Figisc Confcommercio la spuntano nel contenzioso con il Comune di Carbonia sulle tariffe dei rifiuti nelle aree di pertinenza dell'attività di distribuzione di carburanti. La Commissione tributaria, alla quale si erano rivolti gli esercenti ha dato ragione alle istanze dell'associazione riconoscendo di fatto come aree tassabili esclusivamente quelle operative occupate dalla pensilina e le superfici dei locali coperti – magazzino e fabbricato dove opera il gestore – e non l'intera area come sosteneva l'amministrazione.

Secondo Giampiero Bindo della Federazione italiana gestori impianti di carburanti, "l'iterprestazione del Comune merita una giusta riconsiderazione che comprenda un presupposto: si devono intendere non tassabili, in quanto superfici scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, le zone destinate al solo transito dei veicoli o a parcheggio gratuito dei medesimi.

Le vie di accesso e di uscita alla e dalla area di servizio sono pertinenziali e accessorie ai diversi servizi offerti (es. market-bar) ed alla zona degli erogatori di carburante – aggiunge – non è pensabile che le vie di accesso e di uscita possano essere considerate 'aree scoperte operative' e come tali tassabili anche parzialmente, in quanto destinate, per definizione, solo all'accesso e al recesso dell'area di servizio". "Come sempre la Confcommercio offre la massima disponibilità ad un sereno confronto con l'amministrazione comunale alla quale – aggiunge il presidente regionale Confcommercio, Alberto Bertolotti – chiediamo ora di rivedere la tassa".