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Mentre l'assessore regionale del Turismo, ormai ex in pectore, Francesco Morandi saluta sulla sua pagina Facebook, il Partito dei Sardi "raffredda" i rapporti con il presidente Francesco Pigliaru che ieri sera, nella riunione dei capigruppo di maggioranza, ha ufficializzato il rimpasto confermando i nomi dei nuovi assessori già circolati sulla stampa nei giorni scorsi. "Ci sono momenti di entusiasmo nella vita di un governo e momenti di assoluta fatica, aumentata dall'assenza di entusiasmo – scrive il presidente del PdS e assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda -. Ieri il gruppo del PdS ha notificato al presidente della Giunta un giudizio severo sul rimpasto annunciato che credo verrà meglio strutturato nei prossimi giorni.

Per noi è vincolante il patto elettorale: non possiamo romperlo – spiega – tuttavia abbiamo il diritto di far capire agli elettori ciò che è addebitabile alle nostre convinzioni e al nostro lavoro e ciò che non lo è". Secondo Maninchedda, "il modello cui risponde il rimpasto illustrato ieri ai capigruppo non ci appartiene perché non è calibrato sui fronti della crisi sarda: rapporti col governo italiano, lavoro, educazione, costi e qualità della salute, organizzazione della governance pubblica e conoscenza delle sue performance, questione morale, ricchezza della nazione". Anche il capogruppo Gianfranco Congiu ricorda i problemi "da aggredire" e sostiene che "sarà complicato anche classificare il nuovo esecutivo. In passato conoscemmo la giunta dei 'nominati' (esecutivo Cappellacci), per poi passare a quella dei 'professori' (primo governo Pigliaru).

E questa? – chiede ironicamente -. Sarà una giunta vegana? Sia chiaro: non ho nulla contro quella cucina né carne né pesce. Solo che mi porta sempre qualche problema. Ad iniziare dal vino: non so mai cosa abbinarci". Nel frattempo Francesco Morandi ringrazia "di cuore quanti hanno condiviso idee, passione e impegno per il bene della nostra Regione, quanti hanno partecipato a creare i programmi, dare vita ai progetti e realizzare così tante azioni, quanti hanno lavorato e contribuito a raggiungere risultati così importanti per il turismo, l'artigianato e il commercio, quanti hanno criticato, aiutando a capire meglio e permettendo di migliorare, quanti hanno creduto nella possibilità di cambiare davvero, per riportare lavoro, solidarietà e benessere in Sardegna, quanti hanno forte la speranza in un nuovo futuro per i nostri giovani, le nostre donne e le nostre comunità".