Il protocollo firmato oggi a Cagliari tra Sardegna e Lombardia per l'avvio dell'Azienda per l'emergenza urgenza (Areus) e del Numero Unico Europeo 112 nasce dall'esperienza della Regione Lombardia, prima in Italia ad attivare la propria Azienda regionale dell'emergenza urgenza nel 2008 e diventata riferimento a livello nazionale. La collaborazione riguarderà le modalità di funzionamento, la riorganizzazione del sistema regionale dell'emergenza/urgenza sanitaria extraospedaliera (118), attività di implementazione del servizio di elisoccorso HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) regionale, l'attivazione del Nue e la formazione di tutte le figure professionali coinvolte, anche utilizzando strumenti e metodiche sperimentali.
Il protocollo avrà durata di due anni, non comporterà oneri economici a carico dei rispettivi bilanci regionali e prevede la stretta collaborazione di Areu Lombardia con la direzione generale dell'Assessorato alla Sanità della Sardegna. "Areu e il Nue che abbiamo sviluppato in Lombardia partono dalla sperimentazione attivata da me, nel 2010, quando ero ministro dell'Interno", ha ricordato il governatore Roberto Maroni. "Partimmo dalla provincia di Varese e la cosa funzionò e ora è estesa in tutta la regione. Prevede la riunificazione delle centrali operative, che rispondono alla chiamata di quelli che erano i diversi numeri di emergenza e inviano sul luogo di un incidente, per esempio, solo i mezzi che davvero servono".
L'esperienza Areu, ha precisato l'assessore alla Sanità lombarda, Giulio Gallera, "non è nata in poco tempo e ha avuto bisogno di diverse correzioni". Si tratta di "un modello trasversale, che vede l'Areu in un ruolo di governance della rete dei soccorsi che uniforma il servizio in tutto il territorio regionale, dandogli così maggiore efficienza e concretezza". Ora, ha concluso il titolare della Sanità in Sardegna, Luigi Arru, "grazie alla collaborazione con la Lombardia, contiamo di avere al più presto un nuovo sistema di emergenza-urgenza sardo".