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Qualità, tipicità e tradizione: le tre parole chiave per descrivere i vini della Cantina Mandrolisai di Sorgono, uno dei territori più interni della Sardegna e più celebri per la produzione vitivinicola.

La vendemmia 2016 in queste colline accostate ai monti più alti dell'Isola, dai 450 sino agli 800 metri, ha permesso la produzione di ottimi vini e la Cantina del Mandrolisai, gestita da una cooperativa di viticoltori, si prepara per la campagna fieristica 2017. Due gli appuntamenti principali per la presentazione delle nuove annate: il Prowein di Dusseldorf, in programma fra il 19 e il 21 marzo, e il Vinitaly a Verona, dal 9 al 12 aprile.

"L'attenzione per i mercati esteri è fortemente cresciuta negli ultimi anni – spiega Luigi Salvai presidente della Cooperativa – E' di vitale importanza per noi ampliare gli orizzonti commerciali a nuovi mercati, consolidando ciò che di buono è stato fatto in passato. Anche quest'anno abbiamo intenzione di presenziare a questi eventi per stabilire contatti commerciali e diffondere il nome Mandrolisai nei mercati internazionali".

Un territorio che ha unito le forze nel lontano 1950 quando la Cantina è nata. In seguito ha creato il marchio Denominazione di origine controllata (Doc) Mandrolisai, che produce alcuni tra i più interessanti vini rossi isolani. Le cultivar dei vitigni storici del luogo, Bovale Sardo, Cannonau e Monica, danno il vino Doc Mandrolisai, equilibrato sia nelle versioni più giovani, dove Monica e Cannonau portano una tipica espressione di frutto e spezia rendendo il prodotto piacevole e fresco, sia nelle versioni più mature: qui il Bovale esprime tutta la sua forza.

"Siamo estremamente soddisfatti dagli ultimi assaggi – dice l'enologo della Cooperativa, Giorgio Flore – I risultati analitici interni dimostrano come le masse di uve derivanti dall'ultima vendemmia non solo si presteranno al raggiungimento di vini giovani dalla grande freschezza e bevibilità, ma saranno la base per vini di lungo affinamento". La forza dei vini del Madrolisai sta anche nella sapienza dei viticoltori e nelle lavorazioni prevalentemente manuali. Il legame tra altitudine ed età del vigneto permette qualità organolettiche uniche nell'Isola.